Libri all’indice. Cambogia, viaggio tra i miti e le leggende

Da Adhémard Lecrère a Khin Sok fino a Jules Brossard de Corbigny, il libro offre una visione della cultura, della storia e della tradizione mitologica e popolare del Paese del Sud-Est asiatico

Da Adhémard Lecrère a Khin Sok fino a Jules Brossard de Corbigny, il libro offre una visione della cultura, della storia e della tradizione mitologica e popolare del Paese del Sud-Est asiatico

Giambattista Pepi. La mistica Cambogia, l’antica terra abitata fin dalla preistoria, nel 6.000 a. C., è intessuta di miti e leggende, e le storie avvincenti sfilano passando per i luoghi più rappresentativi del Paese: Siem Reap, Phnom Penh e Battambang tra architetture che trasudano magia e mistero.  L’antica terra del regno Funan e Chenla e del grande Impero Khmer. Dopo secoli di  gloria e di indipendenza, la Cambogia dopo la caduta del prospero Impero Khmer,  dovette, suo malgrado, subire  l’influenza politico-militare dei paesi limitrofi, per poi diventare un protettorato francese nel 1863. Ottenuta l’indipendenza nel 1953, la Cambogia attraversò un periodo di instabilità e di guerre con il coinvolgimento nel conflitto vietnamita (gli Stati Uniti hanno bombardato massicciamente il Paese fino al 1975 e durante questa dura campagna militare,  tra 600mila e 800mila cambogiani sono stati uccisi). L’instabilità, la repressione violenta, le uccisioni contrassegnarono il periodo più recente con il colpo di Stato di Lon Nol, il regime di terrore degli Khmer rossi e l’invasione vietnamita. Poi il ritorno alla pace, all’ordine, alla libertà. A seguito delle elezioni del 1993, tenute sotto l’egida delle Nazioni Unite, è stata promulgata una nuova Costituzione: la Cambogia è attualmente una monarchia parlamentare indipendente basata su un sistema multipartitico. Nonostante le ferite provocate da regimi liberticidi e dittatori sanguinari, la Cambogia, ieri come oggi, risplende per la sua storia luminosa, la ricchezza della cultura e la millenaria tradizione mitologica e popolare.  Il libro Cambogia. La terra dei Naga  a cura di Maurizio Gatti (ObarraO, pagine 144, euro 12,00) offre uno spaccato straordinario del Paese del Sud – Est asiatico attraverso le pagine sia di studiosi locali, sia di esploratori e ricercatori europei che hanno soggiornato a lungo nel Paese. Alle leggende e ai miti qui raccolti, tra cui quelli della nascita della Cambogia a opera dei nāga, di Angkor e di Phnom Penh, si affiancano scritti dai contenuti etnografici e resoconti di viaggio. Adhémard Leclère descrive le feste civili e religiose della tradizione fra cui la cerimonia per l’individuazione e la consacrazione dell’“elefante bianco” e il rito per propiziare la pioggia. Lo storico cambogiano Khin Sok delinea la figura del re khmer analizzandone i poteri, i doveri e illustrando i diversi cerimoniali dell’incoronazione. Jules Brossard de Corbigny, infine, nel suo diario di viaggio descrive con ammirazione le qualità degli elefanti e con ironia le difficoltà degli europei nel cavalcarli e traccia un inedito profilo delle città di Phnom Penh e Oudong.

 

 

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