Robeco. FOMC, tutto confermato ma Fed non così unita come sembra. Articolo di Rikkert Scholten

La Federal Reserve

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L’incontro di settembre doveva essere il primo in cui sarebbero state rese note le proiezioni per il 2023, quindi il mercato era concentrato sulle previsioni per l’inflazione nel 2023 sul tasso di finanziamento della Fed. Poiché la Fed ha annunciato tre settimane fa l’adeguamento del suo nuovo obiettivo di inflazione media, il mercato era anche ansioso di scoprire in che modo ciò avrebbe influenzato la sua forward guidance sui tassi. Il mercato dei futures dei Fed fund prezzava un tasso atteso dello 0,01% almeno fino ad agosto 2023, 8 punti base al di sotto dell’attuale livello dello 0,09%. Questo prezzo ha fatto sì che fosse difficile per la riunione sorprendere dal un punto di vista accomodante.

La stessa dichiarazione del FOMC è stata un po’ più accomodante del previsto. La Fed ha cambiato le sue indicazioni prospettiche, segnalando un’apertura ai movimenti verso l’alto dell’inflazione mantenendo una politica accomodante.

Questo cambiamento si adatta al nuovo obiettivo di politica, ma la sua tempistica non era ancora stata definita. Nei recenti commenti i funzionari della Fed non hanno lasciato trasparire molta urgenza nel cambiare la dichiarazione.

“Con l’inflazione che si mantiene costantemente al di sotto di questo obiettivo a lungo termine, il Comitato mirerà a raggiungere un’inflazione moderatamente superiore al 2% per un certo periodo di tempo, in modo che l’inflazione sia in media del 2% nel tempo e che le aspettative di inflazione a lungo termine rimangano ben ancorate al 2%. Il Comitato si aspetta di mantenere una posizione accomodante di politica monetaria fino al raggiungimento di questi risultati”.

 La Fed ha riconosciuto il recente miglioramento dei dati del mercato del lavoro, eliminando la parola “in qualche modo” quando si parla del recente miglioramento dell’occupazione. Ma questo è un cambiamento di minore entità.

Robert Kaplan e Neil Kashkari hanno dissentito sul voto. Kaplan concorda sul fatto che la politica rimanga invariata fino al raggiungimento degli obiettivi di occupazione e di stabilità dei prezzi, ma preferisce “che il Comitato mantenga una maggiore flessibilità del tasso di riferimento al di là di questo punto”. Kashkari preferisce mantenere i tassi invariati fino a quando “l’inflazione sottostante avrà raggiunto il 2% in via continuativa”. Nella conferenza stampa Powell ha accennato che di fatto uno dei voti dissenzienti dovrebbe essere visto come atteggiamento accomodante. Questo deve essere un riferimento al commento di Kashkari sull’inflazione sottostante. In conclusione, il voto di dissenso di Kaplan lascia l’impressione che il FOMC non sia pienamente unito nel lasciare che l’inflazione superi l’obiettivo del 2%. Quantomeno, c’è un dibattito sull’argomento. Questa è stata probabilmente la più grande sorpresa nelle dichiarazioni, dato che i recenti commenti di una serie di funzionari della Fed hanno lasciato intendere la presenza di un fronte unito su questo tema.

L’orientamento della Fed sull’acquisto di asset è stata ridotta ad una sola frase. “Inoltre, nei prossimi mesi la Federal Reserve aumenterà le proprie disponibilità di titoli di stato e di titoli di debito di agenzia garantiti da ipoteca almeno al ritmo attuale per sostenere il regolare funzionamento del mercato e contribuire a favorire condizioni finanziarie accomodanti, sostenendo così il flusso di credito alle famiglie e alle imprese”.

Il più breve commento sull’acquisto di asset segnala la fiducia nell’attuale funzionamento del mercato. Sebbene la Fed non abbia fretta di modificare il piano di acquisti, questa formulazione apre le porte ad una certa moderazione o ad un cambiamento nei suoi acquisti in una fase successiva.

È interessante osservare che la Fed non sia completamente allineata in ambito di politica dei tassi su un orizzonte a lungo termine, quantomeno un dibattito è aperto. Tuttavia, si tenga presente che il dot plot continua a mostrare un’unità unica sulla politica dei tassi d’interesse.

Prevediamo che i tassi rimarranno invariati per i prossimi anni e siamo d’accordo con l’idea che un certo rischio di un’ulteriore riduzione dei tassi dovrebbe essere valutato. In risposta all’incontro, i rendimenti si sono spostati in un intervallo ristretto lungo la curva.

Rikkert Scholten, strategist del Global Fixed Income Macro Team di Robeco

 

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