Wall Street. Ieri rimbalzo poderoso dei titoli tech (DJ +1,6%), Nasdaq + 2,7% miglior seduta da fine aprile

Wall_Street_SignNew York, 10 settembre – Ieri, i titoli tech hanno registrato a Wall Street la miglior seduta dalla fine di aprile, consentendo agli indici di recuperare una parte delle pesanti perdite registrate nelle precedenti tre sedute, che avevano fatto perdere oltre il 10% al Nasdaq Composite. A guidare i rialzi sono stati due dei titoli che avevano maggiormente sofferto nei giorni precedenti: Tesla, reduce dal peggior calo giornaliero con un -21%, ha guadagnato il 10,9%, con un rialzo del 340% dall’inizio dell’anno; Apple, che martedì aveva ceduto oltre il 6% tornando sotto una capitalizzazione di 2.000 miliardi di dollari, ha guadagnato il 3,98%; il rialzo dall’inizio del 2020 sfiora il 60% e il market cap è tornato sopra la soglia mai superata dalle altre società statunitensi (2.006,5 miliardi). Questi due titoli, insieme a quelli di Microsoft (+4,2%), Amazon (+3,8%), Alphabet (+1,55%) e Facebook (+0,9%), avevano perso 1.000 miliardi di dollari in capitalizzazione nelle precedenti tre sedute. il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 439,58 punti, l’1,60%, chiudendo però sotto i 28.000 punti, soglia sopra la quale aveva viaggiato per buona parte della seduta; lo S&P 500 ha guadagnato 67,12 punti, il 2,01%, ottenendo il miglior risultato percentuale dal 5 giugno; il Nasdaq Composite ha chiuso in rialzo di 293,87 punti, il 2,71%, la miglior seduta dal 29 aprile. Eppure, i guadagni degli indici si sono ridotti negli ultimi 30 minuti, dopo che il Wall Street Journal ha scritto che ByteDance e il governo statunitense stanno discutendo il modo di evitare la vendita delle operazioni di TikTok negli Stati Uniti. Walmart (+1,04%) e Microsoft, in trattativa per l’acquisto delle operazioni Usa di TikTok, hanno rallentato in chiusura di seduta. Sullo S&P 500, il settore tech ha registrato la miglior seduta giornaliera dal 29 aprile, con un rialzo del 3,4%; nell’ultima settimana, il conto è, però,  ancora in rosso dell’8,4%. Il petrolio Wti, dopo il pesante calo di martedì (-7,6%), ha recuperato 1,29 dollari, il 3,5%, chiudendo a 38,05 dollari, ma restano i timori per una ripresa della domanda più debole del previsto. L’oro ha chiuso in rialzo per la seconda seduta consecutiva: +0,6% a 1.954,90 dollari all’oncia. Per quanto riguarda i Treasury, il decennale ha guadagnato oltre due punti base allo 0,703%. Dollaro in rialzo dello 0,12% sullo yen (a 106,16), in ribasso dello 0,30% sull’euro (che valeva 1,1808 dollari) e dello 0,20% sulla sterlina (che valeva 1,3007 dollari). Tra i titoli più seguiti in giornata c’è stato quello di Tiffany, il peggiore sullo S&P 500 pur avendo ridotto le perdite nella seconda parte della seduta, chiusa con un -6,44% (dopo aver superato il -10% in apertura): la catena di gioiellerie ha intentato causa contro Lvmh Moet Hennessy-Louis Vuitton, in risposta all’annuncio del gruppo francese del lusso, che si è detto “impossibilitato a realizzare l’operazione di acquisizione” da 16,2 miliardi di dollari della società statunitense. Gli investitori hanno seguito le notizie sul vaccino per il coronavirus: AstraZeneca (-1,95%) ha interrotto i test clinici sul vaccino sperimentale in collaborazione con l’Università di Oxford a causa di una reazione avversa sviluppata da uno dei partecipanti, ma dovrebbe riprenderli la prossima settimana. Il vaccino della società farmaceutica anglosvedese è tra quelli arrivati alla fase finale di sperimentazione ed è tra i principali candidati per un veloce ingresso sul mercato. Lo stop di AstraZeneca ha favorito i titoli dei concorrenti: Novavax (+6,4%), Moderna (+4,7%), Inovio (+6,92%) e BioNTech (+4,16%). Tra gli altri titoli, Netflix ha perso l’1,34% dopo aver annunciato che Cindy Holland, artefice della strategia che ha puntato sui contenuti originali, lascerà la società dopo 18 anni e che sarà sostituita da Bela Bajaria, che lavora per Netflix dal 2016 e assumerà quindi il ruolo di supervisore mondiale dei contenuti originali. La decisione è stata presa poche settimane dopo che Ted Sarandos, Chief Content Officer di Netflix, è diventato co-Ceo insieme con Reed Hastings. La giornata di oggi prevede il dato sulle nuove richieste dei sussidi di disoccupazione per la settimana conclusa il 5 settembre (alle 14.30 in Italia), attese in calo dalle 881.000 della settimana precedente, il dato migliore dall’inizio della pandemia di coronavirus. Alla stessa ora, atteso anche il dato sui prezzi alla produzione per il mese di agosto; più tardi, in programma le scorte di petrolio per la settimana conclusa il 4 settembre.

 

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