Wall Street. Ieri chiusura record per lo S&P 500: chiuso il gap a causa della pandemia. Bene anche il Nasdaq che aggiorna il primato a 11.210 punti

azioni-large-cap-usa-e-covid-19-titoli-old-economy-soffrono-di-piuNew York, 19 agosto – Dopo averla sfiorata per oltre una settimana, lo S&P 500 – martedì 18 agosto – ha superato la chiusura record del 19 febbraio, portando a termine un incredibile recupero dopo il pesante sell-off provocato dalla pandemia di coronavirus, che aveva messo fine al ‘mercato toro’ più lungo della storia a Wall Street. L’indice ha guadagnato lo 0,2% a 3.389,78 punti, nuova chiusura record; aveva anche conquistato un nuovo primato intraday a inizio seduta, raggiungendo i 3.395,06 punti. Si tratta di un risultato che mette ufficialmente fine al più breve ‘mercato orso’ della storia e dà inizio a un ‘mercato toro’; rispetto ai minimi toccati il 23 marzo (-33,9% rispetto al record del mese prima), l’indice ha guadagnato il 51%; rispetto all’inizio dell’anno, guadagnato quasi il 5%. La ripresa è stata alimentata dalle migliaia di miliardi di dollari pompati nei mercati finanziari dalla Federal Reserve e dalle ingenti spese sostenute dal governo federale per proteggere lavoratori e imprese da una crisi senza precedenti; a contribuire enormemente alla ripresa sono stati i giganti tech, che hanno approfittato della “nuova normalità” in casa, in questi mesi, per accrescere importanza e fatturato. Facebook, per esempio, ha guadagnato più del 27% dall’inizio del 2020, Alphabet oltre il 16%, Amazon più del 79%, Netflix il 52%, Apple il 34,1%, Microsoft il 57,4%. Anche il Nasdaq Composite ha aggiornato il suo record, salendo dello 0,7% a 11.210,84. Il Dow Jones Industrial Average ha invece perso 66,84 punti, lo 0,2%, chiudendo a 27.778,07, con Home Depot e Walmart che, dopo aver registrato utili e fatturato in aumento e toccato nuovi record in Borsa, hanno chiuso in calo (rispettivamente dell’1,12% e dello 0,65%). Il petrolio Wti al Nymex ha cancellato le perdite subite in giornata, chiudendo stabile a 42,89 dollari al barile, ai massimi degli ultimi cinque mesi. L’oro ha guadagnato 14,40 dollari, lo 0,7%, e chiuso a 2.013,10 dollari all’oncia, grazie all’indebolimento del dollaro; dall’inizio dell’anno, il metallo nobile ha guadagnato il 30%. Euro ai massimi degli ultimi due anni, valeva 1,1936 dollari (+0,55%); il biglietto verde scambiato a 105,40 yen (-0,57%), sterlina in rialzo dell’1,05% a 1,3244 dollari.

La giornata, dal punto di vista macroeconomico, ha registrato un ottimo dato sui nuovi cantieri (+22,6%) e i permessi edilizi (+18,8%) di luglio. Gli investitori cercano indicazioni sulla ripresa economica, che non sarà veloce quanto inizialmente sperato; a questo proposito, resta la preoccupazione per lo stallo nelle trattative tra Congresso e Casa Bianca sul quinto piano di aiuti, ritenuto necessario dagli analisti per sostenere la ripresa, ma su cui le due parti restano molto lontane. Il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha accusato i democratici di non volere “un accordo ragionevole”. A proposito di Covid-19, gli Stati Uniti hanno registrato lunedì 35.112 nuovi casi, il numero minore dal 24 giugno, secondo i dati della Johns Hopkins University; il numero totale di contagi è superiore ai 5,4 milioni; i morti accertati finora sono oltre 170.500. Gli investitori continuano a essere preoccupati per le tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo il rinvio dei colloqui commerciali di alto livello, previsti sabato scorso per valutare il rispetto degli accordi bilaterali (fase 1) firmati a gennaio, e le nuove restrizioni per impedire a Huawei di accedere alla tecnologia statunitense. Sul fronte azionario, non si ferma la corsa di Tesla, cresciuta del 2,8%, dopo il +11,2% di lunedì, dall’inizio dell’anno, il rialzo è stato finora superiore al 351%; in un anno, ha guadagnato il 758%. Negli ultimi giorni, hanno influito positivamente tre rialzi del rating e la decisione del suo consiglio di amministrazione di approvare uno split azionario 5×1 che sarà operativo dal 31 agosto, necessario per rendere il titolo più appetibile per i giovani e le persone che non vogliono investire solo nei fondi indicizzati. Grazie a questo andamento del titolo, l’amministratore delegato Elon Musk è ora la quarta persona più ricca al mondo, con un patrimonio netto di circa 85 miliardi di dollari (+57 miliardi dall’inizio del 2020), secondo il Bloomberg Billionaires Index. Oracle ha chiuso in rialzo del 2,2%; la società informatica di Redwood starebbe trattando con ByteDance per una potenziale offerta per TikTok, in una battaglia contro Microsoft (+0,58%), l’unica ad aver confermato pubblicamente di essere in trattative; il social network cinese è nel mirino del presidente statunitense, Donald Trump, che ha dato tempo fino a novembre alla controllante ByteDance per dismettere le attività di TikTok negli Stati Uniti. Amazon ha guadagnato il 4,08% dopo aver annunciato un piano per nuovi uffici in sei città degli Stati Uniti e 3.500 posti di lavoro in quelle aree. Apple ha guadagnato lo 0,83%, riavvicinandosi alla soglia dei 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione (ora a 1.976 miliardi), mai raggiunta da alcuna società. La giornata di mercoledì prevede il dato sulle scorte di petrolio per la settimana conclusa il 14 agosto, dopo il -4,512 milioni di barili di sette giorni prima, e le trimestrali di Target (prima dell’apertura dei mercati) e di Nvidia (dopo la chiusura). Alle 14 (le 20 in Italia), saranno poi pubblicati i verbali dell’ultimo incontro del Federal Open Market Committee.

 

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