Milano, 13 agosto – Clima ferragostano per le Borse europee che chiudono in ribasso una giornata fiacca dopo gli acquisti delle ultime sedute. Il focus è soprattutto sull’America, dove sabato è atteso il vertice con la Cina per la revisione della fase 1 degli accordi commerciali. Così neppure il dato migliore delle attese sull’occupazione statunitense riesce a dare la scossa alle Borse, né all’Europa, né a Wall Street dove corre solo il Nasdaq. Anzi: paradossalmente i repubblicani lo “utilizzano” come argomento contro l’esigenza di un nuovo pacchetto di aiuti attualmente all’esame del Congresso e ancora ben lontano da una quadra definitiva. A Piazza Affari brillano ancora le banche con il mercato che punta su nuove operazioni straordinarie dopo Intesa-Ubi. Banco Bpm è la migliore e sale del 3,5%, in lieve rialzo anche Bper (+0,1%) e Mediobanca (+0,1%) in attesa delle mosse di Leonardo Del Vecchio) mentre continua il rally di Unipol (+0,9%) dopo la semestrale con utile in forte crescita. Negativi i petroliferi (Wti in rosso dello 0,7% a 42,4 dollari), le utility e Telecom Italia, che cede il 2,75%. Sull’Aim strappa all’esordio la matricola high tech Sourcesense che non fa prezzo per tutta la seduta e chiude in rialzo del 50%. Sul fronte valutario, dollaro sotto pressione a causa delle incertezze sul piano di aiuti in via di approvazione: l’euro risale a 1,183 dollari da 1,1793 della vigilia. Euro/yen a 126,48 (da 125,9), dollaro/yen in calo a 106,91.