Ocse. Superindice prosegue la ripresa, ma resta sotto i livelli ante-Covid-19

35170913 - oecd flag on blue digital world map with actual national bordersMilano, 10 agosto – L’economia dei maggiori Paesi industrializzati si va riprendendo dopo lo shock coronavirus, ma l’attività resta al di sotto dei livelli segnati prima dello scoppio della pandemia. In questa direzione punta il superindice calcolato dall’Ocse, che mira ad anticipare le svolte dell’attività a 6-9 mesi. Inoltre, dopo il forte miglioramento registrato dall’indicatore a giugno, luglio segna un inevitabile rallentamento del ritmo della ripresa. All’interno del G7, l’Italia registra il miglioramento più contenuto a livello mensile e il peggioramento più ampio su base annua. Considerando 100 la tendenza di lungo termine, il superindice dell’intera Ocse a luglio è aumentato di 0,98 punti a 98 (dopo +2,18 a giugno) e rispetto allo stesso mese del 2019 emerge una flessione di 1,44. Per il G7 l’incremento mensile è di 1,17 a 97,9 (dopo +2,35 a giugno), per l’Eurozona di 0,64 a 97,3 (dopo +3,12) e per i cinque principali Paesi asiatici di 0,79 a 97,4 (dopo +0,47). L’Italia registra a luglio un miglioramento dell’indice di 0,28 rispetto a giugno a 95,9 (dopo +1,72), con una flessione di 3,71 rispetto allo scorso anno. La Germania su base mensile segna un aumento di 0,97 a 98,8 (dopo +4,57) e su base annua la flessione è di 0,32. Per la Francia l’aumento mensile è di 0,88 a 97,9 (dopo +4,28) e la flessione annuale di 1,46.

Per il Regno Unito il superindice segna a luglio un miglioramento di 1,52 a 99 (dopo +5,54 a giugno e con +0,56 sull’anno), per gli Usa l’aumento è di 1,54 a 97,5 (dopo +1,95). Il Giappone registra un incremento dell’indice di 0,53 a 98,7 (dopo +0,14) e il Canada si porta a 98,9 con un aumento mensile di 0,48. Tra i big emergenti, la Cina registra un miglioramento di 0,36, dopo +0,43 a giugno, a 97,9 (con una flessione di 1,38 sui 12 mesi). L’India segna +1,54 a 95,7 (-4,48 sull’anno), la Russia registra +0,75 a 98,5 (dopo +5,24) e il Brasile +0,69 a 100 (dopo +3,44). Come sottolinea l’Ocse, considerando la persistente incertezza sulla possibilità di future misure di sostegno, il superindice dovrebbe essere interpretato con cautela. Inoltre, le variazioni dell’indice dovrebbero essere considerate come un’indicazione della forza del segnale, piuttosto che una misura del grado di crescita dell’attività economica.

 

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