Mentre i listini europei continuano a fare i conti con l’incertezza che frena la ripartenza, con Milano maglia nera appesantita dalle trimestrali, Wall Street continua a ballare su un’altra musica. Nonostante una giornata debole rispetto al resto della settimana, il Nasdaq si conferma “super” e tocca un altro livello storico superando per la prima volta quota undicimila punti. Il listino tecnologico, che in apertura si è mantenuto intorno alla parità, guadagnando per poco solo quello zero virgola necessario a toccare la soglia degli undicimila punti, continua ad attirare l’attenzione degli investitori. Negli ultimi 5 giorni il Nasdaq ha registrato un +3,85% e da inizio anno – complice il coronavirus che ha spinto titoli come Amazon e Facebook – è in positivo del 22,5%.
Il listino tecnologico, che in apertura si è mantenuto intorno alla parità, guadagnando per poco solo quello zero virgola necessario a toccare la soglia degli undicimila punti, continua ad attirare l’attenzione degli investitori. Negli ultimi 5 giorni il Nasdaq ha registrato un +3,85% e da inizio anno – complice il coronavirus che ha spinto titoli come Amazon e Facebook – è in positivo del 22,5%.
L’S&P 500, nel frattempo, si è riportato a una manciata di punti dai livelli pre-coronavirus, a conferma che il mercato americano, per il momento, viaggia a una velocità diversa rispetto al resto del mondo. Il nuovo record toccato dal Nasdaq arriva in una giornata segnata dal dato positivo sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa, scesi in settimana di 249.000 unità.
Intanto prosegue il confronto politico per approvare un nuovo pacchetto di aiuti economici. Democratici e repubblicani sembrano d’accordo sulla necessità di una ulteriore spinta all’economia reale che, probabilmente, andrà a dare nuova linfa alla rincorsa degli indici di Wall Street.