Fondi. La raccolta di giugno a + 5 miliardi (da 5,4 miliardi). Patrimonio gestito a 2.239 miliardi

risparmioMilano, 27 luglio – L’industria del risparmio gestito inanella un nuovo risultato positivo a giugno, andando a chiudere un trimestre favorevole, dopo le ansie dei primi tre mesi dell’anno. In base alla mappa mensile di Assogestioni, la raccolta netta di giugno è positiva per 5 miliardi di euro, dopo +5,45 miliardi a maggio e +2 miliardi di aprile, a un totale (preliminare) di +12,5 miliardi nel secondo trimestre contro -12 miliardi nei precedenti tre mesi. Al giro di boa di metà anno, il saldo complessivo dei flussi approda così in terreno positivo segnando +455 milioni da gennaio. Il patrimonio gestito è intanto, salito a 2.239 miliardi dai 2.210 miliardi di fine maggio. I protagonisti del mese sono i fondi aperti, con una raccolta netta di +4,4 miliardi di euro, dopo +2,9 miliardi a maggio, a un totale di +923 milioni da inizio anno. I fondi chiusi segnano +732 milioni dopo +272 milioni, a un ragguardevole +2,44 miliardi da gennaio. Nell’insieme le gestioni collettive totalizzano un saldo delle movimentazioni di +5,1 miliardi, dopo +3,2 miliardi a maggio, con +3,4 miliardi sul semestre. Le gestioni di portafoglio, invece, hanno fatto dietrofront a giugno, segnando -89 milioni di raccolta netta, dopo +2,2 miliardi a maggio e il dato aggregato del semestre è negativo per 2,9 miliardi. Per il segmento retail si conferma il segno positivo, con +233 milioni dopo +348 milioni, a complessivi +1,1 miliardi nei sei mesi. Saldo negativo, per contro, per i mandati istituzionali, che chiudono giugno a -322 milioni, dopo +1,9 miliardi a maggio e il totale di metà anno è in rosso per 4 miliardi. Andando nel dettaglio delle preferenze dei risparmiatori, emerge un duplice aspetto. Da un lato hanno continuato a riscuotere un consistente interesse i fondi azionari che segnano una raccolta netta di +2,1 miliardi (dopo +3,1 miliardi a maggio, a +1,2 miliardi da gennaio), a conferma di un ritrovato appetito per il rischio dopo lo shock Covid. I flussi maggiori di risparmio nel mese si sono, però, indirizzati verso i fondi monetari, che spiccano con un saldo di raccolta positivo per 4,2 miliardi, dopo -653 milioni a giugno e il dato aggregato del semestre è un florido +12,6 miliardi. La predilezione va, insomma, agli impegni di breve termine, alla liquidità a segnalare che l’incertezza fa ancora da sfondo alle scelte dei risparmiatori. Del resto, mentre a livello globale i mercati finanziari avanzano aiutati dai maxi-piani governativi, l’economia reale, pur con qualche indizio di ripresa, continua a fare i conti con i duri colpi della pandemia. Tra le altre tipologie di fondi, i bilanciati segnano +187 milioni dopo +246 milioni (+1,7 mld in 6 mesi), gli obbligazionari tornano in territorio negativo con -431 milioni dopo +340 milioni (-5,3 mld nel semestre) e i flessibili sono nuovamente bersagliati dai riscatti con -1,7 miliardi, dopo -66 milioni (-9 mld da inizio anno). Quanto alla nazionalità i fondi di diritto italiano registrano a giugno una raccolta netta negativa per 422 milioni, dopo -100 milioni a maggio, a un totale di -2,7 miliardi nel semestre

I fondi esteri mettono a segno +4,8 miliardi, dopo -3 miliardi, a complessivi +3,7 miliardi da gennaio.

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