Borsa. Tech KO e tensioni Usa-Cina piegano i listini. Milano giù (-1,85%)

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 24 luglio – Le forti vendite sui tecnologici, innescate dal crollo di Intel (-16%) sul Nasdaq a causa del rinvio del lancio di nuovi microchip, e le tensioni tra Usa-Cina hanno piegato i listini azionari europei nell’ultima seduta settimanale portando il Dax di Francoforte a perdere il 2%. Piazza Affari ha chiuso le contrattazioni a -1,85% nel Ftse Mib. Quasi completamente in rosso il paniere delle 40 big del listino: di Nexi la performance peggiore (-6%) su cui pesa l’andamento negativo complessivo del settore dei pagamenti mentre sembra a un punto fermo l’attesa aggregazione con Sia); male anche Diasorin (-3,9%) che, dopo l’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Pavia sull’accordo con il Policlinico San Matteo sui test sierologici, ha deciso di sospendere le nuove sperimentazioni in corso con enti pubblici italiani. Giù del 4% circa Pirelli e Unipol. Fuori dal Ftse Mib in caduta del 6% Monte dei Paschi di Siena sulle indiscrezioni relative alla richiesta di Bce di un rafforzamento patrimoniale da 700 milioni. Sul mercato valutario, l’euro tiene quota 1,16 e segna 1,1632 dollari (1,1159 ieri). Euro/yen a 123,14 (da 123,98). Dollaro/yen a 105,85 (da 106,36): evidente il rafforzamento della moneta giapponese in una seduta di avversione al rischio per gli investitori. Petrolio in leggero calo a 40,99 dollari al barile nel Wti settembre e a 43,11 dollari al barile nel Brent settembre. L’oro ha sfondato per la prima volta dal 2011 la soglia di 1.900 dollari l’oncia.

 

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