UE. Gualtieri: Governo e leadership Conte escono rafforzati dal vertice. OK ad anticipo del 10% delle risorse e inclusione delle spese fatte a febbraio

Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri

Roma, 21 luglio – “Il Governo esce rafforzato” dall’accordo raggiunto al Vertice Ue “e anche la leadership del Presidente del consiglio Conte, che ha giocato un ruolo decisivo in questa partita”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ospite del Tg3. “Siamo di fronte davvero a un risultato storico, per l’Italia e per l’Europa e questo Governo ha il merito di aver creduto caparbiamente fin dall’inizio che occorreva un salto di qualità di fronte a una crisi senza precedenti come quella del Coronavirus. Abbiamo ottenuto un risultato che nessuno avrebbe immaginato possibile solo pochi mesi fa. L’Europa che emette 750 miliardi di eurobond per sostenere la ripresa e le politiche comuni e lo fa sostenendo innanzitutto i Paesi più in difficoltà. E’ un risultato straordinario” ha ribadito Gualtieri. “Stiamo definendo un piano che sarà molto preciso, dettagliato, che vogliamo essere tra i primi a presentare, già ad ottobre, in modo da poter partire subito con un grande piano per il rilancio dell’economia italiana”.“E’ stato un negoziato molto duro, molto difficile ma alla fine ha prevalso una posizione che non è tanto quella dell’Italia ma quella della ragionevolezza e del diritto europeo”. “Ci sono stati – ha spiegato Gualtieri – due passaggi decisivi. Il primo quando l’Italia è riuscita assieme ad altri Paesi a difendere la dimensione complessiva del fondo di 750 miliardi e poi, e questo riguarda il nostro Paese, anche nella diversa composizione a mantenere per l’Italia lo stesso numero di grants, i cosiddetti contributi a fondo perduto e invece molti più miliardi, 36 miliardi in più di prestiti. E poi c’è stato un altro momento molto difficile, questa notte, quando abbiamo discusso sulla cosiddetta governance e ci siamo battuti per un principio fondamentale per l’Europa e cioè che spetta alla Commissione gestire le risorse. Nessun Paese può avere il diritto di voto sui pagamenti agli altri Paesi’. Nell’accordo sul Recovery Fund “è passato anche un articolo che consente di anticipare il 10% delle risorse e anche di considerare spese per questo progetto anche quelle fatte purchè coerenti con il programma generale, a partire dal febbraio di quest’anno, del 2020, e questa è una novità assoluta”.

 

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