Milano, 10 luglio – La buona seduta di venerdì (+1,3% il Ftse Mib) non è stata sufficiente per riportare del tutto in attivo il bilancio settimanale delle Borse europee. Pur volendo credere nel ritorno alla normalità e in una rapida crescita dell’economia, i mercati hanno dovuto fare i conti con previsioni in peggioramento sull’economia e con il timore di una seconda ondata di contagi a partire dagli Stati Uniti, dove i casi sono in continuo aumento e hanno toccato livelli record. Piazza Affari nell’ottava ha registrato un rialzo dello 0,21%, cosa che porta il ribasso da inizio anno al 15,91%. Debole anche il resto del Vecchio Continente: Parigi -0,73% nella settimana e -16,85% da inizio anno, Francoforte +0,84% nei 5 giorni e -4,64% nel 2020, Londra -1% nell’ottava e -19,19% da inizio anno e Madrid -1,11% nella settimana e -23,33% da inizio anno. L’andamento contrastato si ritrova in quello settoriale: in Europa male gli energetici (-2,26% lo Stoxx Europe 600) e le telecomunicazioni (-1,27%), bene invece risorse di base (+3%) e tecnologici (+2,66%). A Piazza Affari il bilancio settimanale ha retto anche grazie al calo dello spread tra i rendimenti di BTp decennali e Bund di pari scadenza, che è sceso nella settimana a 170 punti, contro i 176 di una settimana fa e i 161 di fine 2019, mentre il rendimento dei titoli decennali italiani è sceso all’1,299%, contro l’1,33% di una settimana fa e l’1,427% di fine 2019. Per quanto riguarda i titoli, in Italia le small cap (-0,03% il Ftse Italia Small Cap Index) hanno segnato la performance peggiore, mentre il comparto bancario (+0,77%) e le utility (+0,92%) la migliore. Sul Ftse Mib, su base settimanale i rialzi maggiori sono stati quelli di Campari (+5,51%), St (+4,62%) e Buzzi (+2,31%), mentre i ribassi più sostenuti sono stati quelli di Atlantia (-9,31%), Saipem (-7,17%) ed Hera (-6,2%).