Aberdeen SI. Evoluzione ESG: quanta strada ha fatto la Cina

Hong Kong

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Per anni, gli investitori globali che desideravano accedere alla crescita economica cinese hanno dovuto acquistare titoli quotati a Hong Kong, dal momento che il mercato delle A-share era accessibile unicamente agli investitori domestici. Oggi, grazie all’apertura dei mercati agli investitori esteri, le A-share sono sempre più presenti nei benchmark, ma per chi, come noi, si concentra su rigorosi criteri qualitativi ha dovuto procedere con cautela su questo mercato. In Cina infatti mancava un ecosistema favorevole, ad esempio un quadro normativo formale in grado di guidare istituzioni e investitori attraverso i risvolti pratici delle tematiche ESG. Ancora oggi, alcune aziende cinesi considerano la reportistica ESG come un mero esercizio formale senza considerare il fatto che tali informative possono apportare grande valore in fase di due diligence, soprattutto nell’analisi della gestione del rischio, così come possono contribuire a migliorare la performance nel lungo periodo.

Oggi le aziende cinesi sono oggi più disposte a confrontarsi con gli investitori e a dare ascolto agli interessi degli azionisti di minoranza. In risposta alla richiesta di informazioni, un gruppo attivo nel settore dei servizi finanziari ha organizzato un investor day per fornirci i dati sulle sue operazioni e i contatti con i decision maker della società.

Grazie a questa interazione, abbiamo potuto comprendere meglio come l’azienda gestisce il capitale umano, la sicurezza informatica e i rischi legati alla corruzione. Siamo riusciti a capire come i prodotti e i servizi si rivolgono ai diversi gruppi socioeconomici e abbiamo discusso di pianificazione delle successioni, ottenendo rassicurazioni sulle misure adottate.

Ci siamo poi confrontati con un costruttore edile leader di mercato, focalizzato sulle città di primo e secondo livello, discutendo le modalità con cui avrebbe potuto sfruttare le varie opportunità nella progettazione di edifici ecosostenibili; oggi sta facendo maggiore attenzione ai processi legati alle certificazioni green.

Il fatto che le società A-share siano oggi più disposte ad ascoltarci testimonia i passi avanti fatti dal mercato cinese da quando abbiamo effettuato i nostri primi investimenti, quasi dieci anni fa. Riceviamo sempre più conferme del fatto che la nostra presenza in Cina è ormai consolidata, e questo ci aiuta a migliorare il dialogo che stiamo instaurando con le aziende in cui investiamo. Ad esempio, abbiamo di recente approcciato una società che ci interessava per ottenere rassicurazioni in merito a una transazione con una parte terza. Abbiamo innanzitutto cercato di contattare il dipartimento di Investor Relations, ma la lentezza del processo ci ha indotti a rivolgerci direttamente al management. Ci siamo dunque organizzati per prendere un tè con il presidente nella lobby di un hotel di Pechino, una domenica pomeriggio.

Dovevamo preparare la nostra argomentazione in anticipo. Non potevamo certo limitarci a dire al presidente che ritenevamo rischiose le sue operazioni con parti correlate. Come socio fondatore, il suo principale interesse è quello di far crescere la società, incrementarne la quotazione e produrre ricavi. Dovevamo dunque trovare il modo migliore per discutere di come le transazioni con parti correlate avrebbero potuto influire sulla crescita della società e di come minimizzarle avrebbe potuto favorire l’azienda. In altre parole, dovevamo immedesimarci nel titolare dell’azienda. Questa è per noi l’evoluzione dell’approccio ESG: agire in maniera diversa in ogni occasione, nel tentativo di generare un alfa sostenibile.

Abbiamo trascorso due ore con il presidente della società presentandogli un piano di lungo periodo e dimostrandogli il nostro interesse a lavorare insieme, come partner. Da parte sua, ha accolto i nostri suggerimenti e si è dichiarato disposto a discutere con il suo team interno per trovare una modalità di collaborazione. Non si è impegnato ad attuare cambiamenti radicali, ma ha affermato che avevamo sollevato alcune questioni importanti e che avrebbe tentato di riformare il business.

Se questo dialogo non fosse andato a buon fine, non avremmo investito. In questo modo non avremmo perso denaro, ma di certo non ne avremmo nemmeno guadagnato. Quando si investe nel mercato azionario è necessario assumersi qualche rischio. L’elemento che riteniamo interessante nel mercato delle A-share è la crescente consapevolezza dei fattori ESG.

Numerose società cinesi stanno iniziando ad apprezzare la potenziale rilevanza di questo approccio e l’accesso alle società è migliorato al punto che alcune si rivolgono a noi per avere un consiglio. Abbiamo assistito a una grande evoluzione nel mercato delle A-share, dai nostri primi investimenti a oggi: la Cina ha fatto molta strada e c’è ancora spazio per ulteriori sviluppi.

David Smith, Head of Corporate Governance, Asian Equities, Aberdeen Standard Investments

 

 

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