Wall Street: una settimana “corta” positiva (DJ +3,3% e Nasdaq +4,6%). Boom di Tesla (+8%). Oggi mercati fermi

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New York, 3 luglio – Giornata positiva, quella di giovedì a Wall Street, grazie a un rapporto sull’occupazione migliore del previsto, nonostante le costanti preoccupazioni per l’aumento dei casi di Covid-19, che mette a rischio la ripresa economica. Gli indici hanno chiuso positivamente la settimana ‘corta’, visto che oggi i mercati resteranno chiusi perchè si festeggia il giorno dell’Indipendenza (sabato 4 luglio): il Dow Jones ha guadagnato il 3,3%, lo S&P il 4%; per entrambi gli indici, si è trattato del maggior rialzo settimanale dal 5 giugno; il Nasdaq è cresciuto del 4,6%, registrando la migliore settimana dall’8 maggio. Negli Stati Uniti, a giugno sono stati creati 4,8 milioni di posti di lavoro (consensus +2,9 milioni), grazie alla riapertura di molte attività dopo l’emergenza coronavirus. La disoccupazione è scesa dal 13,3% all’11,1%, contro attese per un calo al 12,4 per cento. Timidi segnali positivi anche dalle nuove richieste dei sussidi di disoccupazione: il numero dei lavoratori che per la prima volta ne hanno fatto richiesta, la scorsa settimana, è diminuito di 55.000 a 1,427 milioni di unità, contro attese per 1,380 milioni. Il presidente Donald Trump, che ha brevemente parlato dalla Casa Bianca, ha detto che il rapporto sull’occupazione è “una notizia spettacolare”, che l’economia “sta tornando a ruggire” e il mercato azionario sta andando “estremamente bene”. A proposito del coronavirus, definito ancora “virus cinese”, ha detto che la sua amministrazione lo sta mettendo “sotto controllo”; negli Stati Uniti, però, sono stati registrati più di 50.000 casi in un giorno, un record. Il Dow Jones Industrial Average, giovedì, ha chiuso la seduta in rialzo di 92,39 punti, lo 0,36%, a 25.827,36. Lo S&P 500 ha guadagnato 14,15 punti, lo 0,45%, a 3.130,01; il Nasdaq Composite ha raggiunto un nuovo record a 10.207,63, con un rialzo di 53 punti, lo 0,52%.

Sul fronte aziendale, Tesla è il titolo cresciuto di più sul Nasdaq (+8%): nel secondo trimestre dell’anno, ha consegnato 90.650 vetture (-4,9% rispetto a un anno prima), con gli analisti che attendevano un dato a 72.000 unità. La società statunitense ha superato Toyota, diventando la casa automobilistica che vale di più al mondo; l’amministratore delegato Elon Musk ha mandato un’e-mail ai dipendenti, congratulandosi con loro per il lavoro “straordinario” in “tempi così difficili”. Sceso del 4,9% il titolo di Moderna, dopo la notizia che la società biotech rimanderà,  forse di diverse settimane, i test finali su un vaccino sperimentale per il coronavirus. Il titolo di Pfizer, invece, è cresciuto del 2,2% dopo l’annuncio, mercoledì, di risultati positivi dai test sul suo vaccino sperimentale contro il coronavirus. Tra gli altri titoli, Boeing ha guadagnato lo 0,6%, dopo che la società ha completato una serie di voli di prova per riottenere la certificazione per il 737 Max, fermo da oltre un anno a causa di due incidenti mortali. Il petrolio Wti al Nymex ha guadagnato 83 centesimi, il 2,08%, chiudendo a 40,65 dollari al barile, spinto dal rapporto sull’occupazione e dal calo delle scorte Usa di 7,195 milioni di barili, il maggiore dall’inizio dell’anno. Il rendimento del titolo di Stato Usa decennale – che si muove inversamente al prezzo – è sceso allo 0,669% dallo 0,682% della giornata precedente. Sul fronte valutario, un euro comprava 1,1238 dollari (-0,10%), un dollaro acquistava 107,58 yen (+0,10%) e una sterlina veniva scambiata per 1,2465 dollari (-0,048%).

 

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