ExtraMOT PRO di Borsa Italiana cresce con il primo Transition Bond di Snam

Piazza Affari

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Borsa Italiana dà oggi il benvenuto su ExtraMOT PRO al primo Transition Bond italiano, emesso nelle scorse settimane da Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo. L’emissione ha un controvalore di 500 milioni di Euro, paga interessi pari allo 0,75% del valore nominale e ha scadenza il 17 giugno 2030. I proventi derivanti dal primo Transition Bond di Snam verranno utilizzati per finanziare i progetti nella transizione energetica, i cosiddetti Eligible Projects, come definiti nel Transition Bond Framework di Snam (Carbon & Emission Reduction Projects, Renewable Energy Projects, Energy Efficiency Projects, Green Construction Projects e Retrofit of gas transmission network). Con il Transition Bond di Snam i segmenti professionali del mercato ExtraMOT di Borsa Italiana contano ad oggi oltre 420 strumenti quotati e oltre 250 società emittenti. Pietro Poletto, Global Head of Fixed Income Products and Co-Head of Equity, Funds & Fixed Income, Secondary Markets, ha dichiarato: “Con grande piacere diamo oggi il benvenuto su ExtraMOT PRO di Borsa Italiana al primo Transition Bond di Snam. Siamo sicuri che la quotazione di questo nuovo strumento, che fa seguito al Climate Action Bond di dicembre 2019, consentirà alla società di consolidare il proprio impegno nella transizione energetica europea e di perseguire i suoi più ambiziosi progetti di sostenibilità. Questa nuova emissione conferma l’impegno di Borsa Italiana nella promozione e nello sviluppo di un mercato obbligazionario caratterizzato da una cultura finanziaria sempre più sostenibile.”

Alessandra Pasini, CFO e Chief International & Business Development Officer di Snam, ha commentato: “Siamo felici di quotare sul mercato nazionale il primo Transition Bond italiano, la cui emissione nelle scorse settimane ha riscosso un grande successo, in particolare tra gli investitori più sensibili alle tematiche ESG, che hanno rappresentato più del 70% degli ordini. Questa obbligazione rafforza il nostro impegno nella finanza sostenibile e ci consentirà di supportare i nostri crescenti investimenti nella transizione energetica, in particolare nell’idrogeno, nel biometano e nell’efficienza energetica.”

 

 

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