Borsa. Europa cauta riflette sul rally (+0,14%) Milano con Cnh che vola a +9%

Amica-Borsa-Mercati-Borse-Forex-13112017Milano, 9 giugno – Partenza incerta per l’azionario europeo, che prende fiato dopo il recente rally. Gli investitori mantengono un tono ottimista ma mostrano anche qualche elemento di cautela, visto il rally dei listini e le incertezze sulla ripresa. Milano che aveva aperto in rialzo dello 0,1% sale ora dello 0,14%, Parigi sale dello 0,17% mentre Francoforte cede lo 0,08% e Londra lo 0,27%. Le Borse mondiali viaggiano sui massimi da febbraio, con il Nasdaq che ieri ha archiviato la seduta vicino ai massimi storici. Il programma monstre di stimoli all’economia messo in campo da banche centrali e governi per far fronte agli effetti dell’epidemia da Covid-19 ha favorito la ripresa dell’azionario, ma i segnali che arrivano dall’economia sono ancora pesanti e qualche investitore inizia a chiedersi se l’ottimismo non sia forse eccessivo. Ieri la Banca mondiale ha detto che nel 2020 il Pil scenderà del 5,2% per rimbalzare del 4,2% nel 2021 mentre per l’Italia l’Istat stima una flessione dell’8,3% quest’anno e un recupero del 4,6% il prossimo. Intanto, gli occhi sono puntati sulla riunione della Fed – che inizia oggi e si conclude domani – che potrebbe adottare nuove misure di stimolo all’economia come già fatto dalla Bce la scorsa settimana. Intanto, avvio in lieve rialzo per lo spread a 176 punti mentre il Tesoro ha annunciato il lancio di un BTp dedicato solo al retail, il BTp Futura che sarà messo sul mercato dal 4 luglio prossimo. Sull’azionario milanese, boom di acquisti su Cnh dopo il debutto record di Nikola a Wall Street, di cui Iveco ha in mano il 7%. Sono le banche a pesare sul listino con i realizzi che colpiscono Mediobanca (-2,67%), che è stata al centro degli acquisti da quando l’imprenditore Leonardo Del Vecchio ha chiesto il via libera per salire al 20% del capitale (dall’attuale 9,9%). Cali di oltre due punti percentuali anche per Unicredit e Intesa, di oltre un punto per Ubi, Banca Mediolanum e Generali. Dopo un avvio pesante recupera Diasorin (piatta). In cima al listino Amplifon che sale dell’1,7% e le utility. Sul fronte dei cambi, l’euro si conferma in ritirata rispetto al dollaro e scambia a 1,1276 (da 1,129 ieri sera) dopo essere salito alla fine della scorsa settimana sopra la soglia di 1,13. Si registra un’altra seduta di acquisti sullo yen con l’euro sceso a 121,67 (da 122,64) e il dollaro a 107,9 (da 108,6). Il rialzo della moneta giapponese ha pesato sul listino con il Nikkei in calo dello 0,38%. Il petrolio torna a salire, sostenuto dalla speranza di una ripresa della domanda sulla scia del progressivo allentamento del lockdown e nonostante ieri l’Arabia Saudita abbia deciso di non estendere oltre la fine di giugno i tagli addizionali della produzione, che finora si sono andati ad aggiungere a quelli decisi dall’Opec+. Al momento i future del Wti con scadenza luglio salgono dello 0,97% a 38,56 dollari al barile, mentre quelli del Brent agosto crescono dello 0,69% a 41,08 dollari.

 

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