Europa positiva guarda al Recovery Fund. Ma Milano flette (-0,6%) con Nexi (-6%)

Piazza Affari

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Milano, 27 maggio – Apertura positiva per le Borse europee, dopo due sedute in netto rialzo, anche se emerge qualche elemento di cautela a frenare gli entusiasmi: nelle prime battute di contrattazione Parigi sale dello 0,5%, Francoforte dello 0,6% mentre Londra sale dello 0,95%. Milano, che aveva aperto positiva, si piega dello 0,6% con il brusco scivolone di Nexi (-6%). I mercati nelle ultime sedute hanno mostrato un solido ottimismo sulle possibilità di una ripresa economica più rapida del previsto: hanno sorpreso in positivo gli indicatori sulla fiducia tedesca così come i dati sulle vendite di nuove case negli Stati Uniti. Inoltre, il mercato guarda con fiducia anche ai progressi sulla gestione della pandemia di Covid-19, con le cure che appaiono sempre più efficaci, i casi in calo e gli studi sui vaccini che proseguono. Intanto, sul fronte europeo, oggi c’è attesa per la discussione della Commissione europea sul piano anticrisi per l’Ue e per il Recovery fund, con gli investitori che si aspettano che l’Europa si muova in maniera omogenea e compatta per gestire l’emergenza, dopo le indecisioni e le discussioni delle scorse settimane. Il Giappone, intanto, ha approvato un nuovo maxi piano di aiuti, oltre 1.100 miliardi di dollari a sostegno della ripresa, con Tokyo che ha chiuso sui massimi da tre mesi. L’ottimismo, però, è frenato dalle crescenti tensioni a Hong Kong e dai botta e risposta sempre più duri tra Usa e Cina che alimentano il nervosismo. Sull’azionario milanese, non fa prezzo in avvio Nexi con un calo teorico di oltre il 6% dopo che Mercury Uk Holdco ha collocato l’8,8% del capitale a 14,20 euro per azione. Il titolo è entrato in contrattazione e scambia ora a 14,36 euro in calo del 6%. Ben intonati i bancari con lo spread che si muove sui 200 punti base. Sale dell’1,47% Unicredit che ha dato il via libera a un finanziamento da 1,25 miliardi destinato ad Autostrade per l’Italia che, nell’ambito del Dl Liquidità dovrebbe essere garantito da Sace con il benestare del Tesoro. Sale dell’1,65% Atlantia. Via libera, ieri, anche al prestito da 6,3 mld di Intesa Sanpaolo (+0,6%) per Fca (+0,5%). Deboli le utility, in coda al listino Diasorin (-4,6%) ancora in flessione. Sul mercato valutario, proprio a testimonianza di un aumento della tensione rispetto alle ultime due sedute, sono tornati gli acquisti sul dollaro, che si è comportato da bene rifugio in questi mesi, con lo yuan sceso sui minimi da settembre. Euro/dollaro in calo a 1,096 (da 1,0985) e a 117,87 yen (da 118,187 yen), mentre il rapporto dollaro/yen è a 107,54 (da 107,58). Le tensioni in Asia pesano anche sui prezzi del greggio: tornano le vendite sul petrolio con il Brent a 35,47 dollari (-1,94%) e il Wti a 33,75 dollari (-1,83%).

 

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