Borsa. Ondata di short selling colpisce Milano (-2,1%) crollano Tim e le banche

Piazza Affari

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Milano, 19 maggio – Il ritorno dello short selling su molte piazze finanziarie europee colpisce i mercati che, dopo il rally della vigilia alimentato dalle speranze di un vaccino, frenano sotto i colpi delle vendite allo scoperto. A finire nel mirino sono soprattutto tlc, auto, banche ed energia. Né danno sollievo ai listini le tensioni sulla proposta franco-tedesca di un piano da 500 miliardi per rilanciare l’economia, che vede schierati sul fronte del ‘no’ i Paesi del Nord Europa. Il ‘bazooka’ targato Merkel e Macron ha però il merito di ridurre la pressione sui titoli di Stato, tanto che lo spread è in netto calo a 214 punti (rispetto ai 222 di ieri). Ma a incidere sulla retromarcia del Ftse Mib, che ha chiuso con un brusco stop del 2,1%, è la decisione di Consob di rimuovere il divieto sullo short selling in vigore ormai da metà marzo (nel pieno della tempesta finanziaria per il Covid-19). Un divieto caduto anche in altri Paesi come Spagna e Francia. Il risultato è un’ondata di vendite sulle big di Piazza Affari. La caduta più rumorosa è quella di Tim (-8,6%) che somma al trend di seduta una trimestrale inferiore alle previsioni. Giù anche Tenaris (-8,9%), Recordati (-8%) e molti istituti di credito, da Banco Bpm (-7,3%) a Bper (-5,5%). Ed è stato lo stesso numero uno di Bpm, Giuseppe Castagna, in mattinata ad accendere un faro sul ritorno (‘purtroppo’ ammette lui) delle vendite allo scoperto, legandolo alle performance negative degli istituti di credito. Tra le poche note positive Exor (+2,2%). Fuori dal listino principale crollano Mediaset (-10,1%) e Cattolica (-5,7%) ai minimi storici. Sul mercato valutario, prosegue il rally dell’euro che arriva a 1,092 dollari (da 1,083 di ieri in chiusura) e a 117,964 (116,71), dollaro/yen a 107,9 (da 107,2). Continua il recupero del greggio con il Wti a 31,95 dollari (+0,95%) e il Brent a 35 dollari (+0,6%). Continua, infine, il recupero del greggio con il Wti di luglio a 31,9 dollari (+0,6%) e il Brent piatto a 34,7 dollari.

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