Borsa. Settimana a corrente alternata per l’Europa. Milano archivia un -1,42% con un ribasso da inizio anno del 25,8%

Piazza Affari a Milano

Piazza Affari a Milano

Milano, 8 maggio – Settimana a corrente alternata per le Borse europee, che hanno cercato di trovare un equilibrio tra la paura per le ricadute economiche della pandemia, con una serie di dati macro allarmanti, e l’ottimismo per l’attenuarsi dell’emergenza sanitaria, mentre molti Paesi vanno verso una progressiva riapertura delle attività. Piazza Affari, che ha chiuso la seduta di venerdì in rialzo dell’1,13%, nell’ottava è stata tra le peggiori con un calo dell’1,42% per il Ftse Mib, cosa che porta il ribasso da inizio anno al 25,8%. In ordine sparso il resto del Vecchio Continente: Parigi -0,49% nella settimana e -23,89% da inizio anno, Francoforte +0,39% nei 5 giorni e -17,7% nel 2020, Londra, chiusa venerdì per festività +3% nell’ottava e -21,3% da inizio anno e Madrid -2 % nella settimana e -29% da inizio anno.

In Europa bene quasi tutti i settori, con le performance migliori per risorse di base (+3,89% lo Stoxx Europe 600), i servizi finanziari (-3,75%) e il retail (+2,36%), mentre sono andati a passo lento le banche (-1,58%) e le assicurazioni (-1,62%). A Piazza Affari l’ottava è stata negativa anche a causa dell’allargamento dello spread tra i rendimenti di BTp decennali e Bund di pari scadenza, che è salito nella settimana a 239 punti, contro i 231 di una settimana fa e i 161 di fine 2019, mentre il rendimento dei titoli decennali italiani è salito all’1,857%, contro l’1,755% di una settimana fa e l’1,427% di fine 2019. Per quanto riguarda i titoli, in Italia le small cap (-1,97% il Ftse Italia Small Cap Index), il comparto bancario (-2,9%) e le utility (-0,76%) hanno segnato le performance peggiori. Sul Ftse Mib, su base settimanale i rialzi maggiori sono stati quelli di Amplifon (+6,65%), Prysmian (+6,65%) e Recordati (+4,36%), mentre i ribassi più sostenuti sono stati quelli di Cnh Industrial (-9,49%), Unicredit (-6,39%) ed Hera (-6,22%). Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito sul biglietto verde, chiudendo la settimana in calo dell’1,24%.

 

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