Bce. Lagarde, pronti a fare tutto il necessario per aiutare l’eurozona. De Guindos: noi sottostiamo alla giurisdizione della Corte di giustizia UE e rendiamo conto al Parlamento

Da sinistra De Guindos e Lagarde, rispettivamente, vice presidente e presidente della Bce

Da sinistra De Guindos e Lagarde, rispettivamente, vice presidente e presidente della Bce

Milano, 7 maggio – “La Bce farà tutto il necessario nell’ambito del proprio mandato per aiutare l’eurozona a superare questa crisi”. E’ quanto scrive la presidente della Bce Christine Lagarde nella prefazione del rapporto sulle attività della Banca centrale europea nel 2019, rapporto che ovviamente non fotografa ancora l’esplosione della pandemia di coronavirus. Lo scorso anno, ricorda Lagarde, ha segnato il 20esimo anniversario dall’introduzione dell’euro e il supporto per la moneta unica fra i cittadini del continente ha raggiunto un massimo storico del 76% nel sondaggio di novembre dell’eurobarometro. Lo scorso anno, si legge nel rapporto, la crescita dell’eurozona ha rallentato all’1,2% dall’1,9% dell’anno precedente e l’espansione economica ha continuato a beneficiare di condizioni di finanziamento favorevoli, di una posizione fiscale moderatamente espansiva e da ulteriori guadagni del mercato dell’occupazione. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,6% mentre l’inflazione è scesa a una media dell’1,2% dall’1,8% del 2018 mentre quella core è rimasta invariata all’1%

“La politica monetaria della Bce continuerà a fornire il supporto necessario affinchè la liquidità arrivi ai cittadini europei e all’economia reale ma la nostra risposta sarà resa più potente se tutte le altre politiche concorreranno a rafforzarsi a vicenda”. E’ quanto ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, presentando in videoconferenza il rapporto annuale sulle attività della Bce nel 2019 al comitato per gli affari economici e monetari del Parlamento Europeo. “Per questo – ha detto de Guindos – che la risposta fiscale alla crisi sia sufficiente forte in tutte le aree dell’eurozona. Famiglie e aziende devono poter contribuire alla ripresa dell’Europa ovunque si trovino. Ci deve ora essere un accordo politico che porti alla costruzione di strumenti adeguati per questa risposta comune e io guardo con fiducia alle prossime discussioni sulla base della proposta della commissione europea”.

“Rimaniamo più determinati che mai ad assicurare condizioni finanziarie di supporto in tutti i settori e in tutti i paesi per permettere a questo shock senza precedenti di essere assorbito. Rimaniamo pronti a fare ulteriori adeguamenti alla nostra politica monetaria qualora dovessimo rilevare che l’entità del nostro stimolo rimane inferiore a quanto è necessario”.

“Siamo a favore del recovery fund, anzi crediamo che sia assolutamente necessario. Ora il prossimo passo tocca al consiglio europea su proposta della commissione presentare il progetto di uno strumento che sia concretamente utile vista la situazione che attraversiamo, ovvero uno shock e una recessione senza precedenti” ha aggiunto de Guindos

“Noi sottostiamo alla giurisdizione della Corte di giustizia europea e ovviamente rendiamo conto al parlamento europeo”. Lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, parlando di fronte alla Commissione affari economici del Parlamento europeo. “Per quanto riguarda le questioni operative – ha detto – noi abbiamo due principi che ci guidano, la stabilità dei prezzi e l’indipendenza che è  sancita dal trattato europeo. Quando prendiamo decisioni di politica monetaria, non lo facciamo in una torre d’avorio ma esaminiamo le interazioni con le altre politiche perche’ siamo ben coscienti delle interazioni”

Martedì scorso è arrivata l’attesa decisione della Corte costituzionale tedesca sulla legittimità degli acquisti di titoli da parte della Bce. La decisione è stata positiva ma la Corte ha chiesto comunque alla Bce di giustificare il programma anti-crisi.

 

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