Piazza Affari
Milano, 21 aprile – E’ stata ancora una seduta di forti vendite sulle Borse europee, con gli investitori che hanno fatto i conti con lo scenario drammatico che si profila all’orizzonte sul fronte dell’economia e con i prezzi del petrolio, che anche oggi sono andati inesorabilmente giù dopo il crash della vigilia, con il futures di maggio sul wti, in scadenza oggi, che ha toccato un impensabile valore negativo vicino a 40 dollari. Le vendite oggi hanno colpito il futures di giugno, che ha accusato un tonfo del 30%, portandosi a 14,37 dollari al barile. Non è andata troppo meglio al futures di luglio, andato giù del 14,2%, a 22,5 dollari al barile. Milano ha chiuso in ribasso del 3,59%, mentre lo spread è volato a 268 punti. Francoforte è stata la peggiore d’Europa, arretrando del 3,99%. A Piazza Affari sono andate male le Eni, che hanno chiuso sotto gli 8 euro, in calo del 5,6%. Hanno perso quota anche le Saipem (-5,18%) e le Tenaris (-4,99%). L’andamento dei titoli di stato ha penalizzato le azioni delle banche, con Unicredit e Intesa Sanpaolo giù del 4,5%. Fino all’ultimo hanno cercato di tenere le Diasorin (-0,59%), beneficiando della prospettiva che sia imminente l’ingresso nel mercato dei test sierologici per rilevare gli anticorpi contro il Covid-19. Hanno arginato le perdite al 2% anche le Ferrari, sempre sulla prospettiva che il portafoglio ordini per 2020 ‘resta più forte che mai in termini sia assoluti sia relativi’, come aveva detto la scorsa settimana l’ad, Louis Camilleri. Sul mercato dei cambi, l’euro è stabile sul dollaro a 1,0868 dollari (1,0860 ieri in chiusura). La moneta unica vale inoltre a 116,86 yen (117,11 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è a 107,53 (107,62).
