Piazza Affari
Milano, 17 aprile – Il piano in tre fasi presentato dal presidente americano Donald Trump per una graduale ripartenza dell’economia americana mette le ali alle Borse europee nell’ultima seduta della settimana. Dopo l’andamento positivo delle Borse asiatiche (Hong Kong + 1,6%, Shenzen +0,3%, Shanghai +0,7%) nonostante i dati negativi in arrivo dalla Cina (il Pil ha segnato un -6,8%, il peggior dato trimestrale dal 1992 e la prima contrazione dal 1976), gli indici del Vecchio Continente accelerano: Piazza Affari sale del 2,6%, grazie anche allo spread in ribasso a 229 punti, dai 235 di ieri, Francoforte del 3,2%, Parigi del 3,24%, Madrid del 2,5% e Londra del 2,6%. Sul Ftse Mib 39 titoli su 40 sono in aumento: unica in discesa è Diasorin (in volatilità a -4,4% in avvio e poi rientrata a -3%), dopo l’accelerata delle sedute precedenti. La migliore è Moncler (+5,9%), seguono le banche con Unicredit (+4,4%) in grande spolvero. Bene anche Nexi (+2,5%), che ha collocato un prestito convertibile da 500 milioni. Più lenti i petroliferi (Eni +0,92% e Saipem +0,73%), con il calo del greggio. I future del petrolio rallentano il passo: i contratti del Brent a giugno, prima in rialzo oltre il 2%, salgono dell0 o,3% a 27,88 dollari al barile, quelli del Wti a maggio (in scadenza il 21 aprile) scendono del 6,2% a 18,59 dollari, ai minimi in 18 anni, e il contratto del Wti a giugno, più attivo, sale dello 0,27% a 25,6 dollari. Sul mercato valutario, l’euro è in calo, resta sotto la soglia degli 1,09 dollari a 1,0835 (1,088 alla chiusura di ieri). L’euro-yen vale 116,811 (ieri 117,12) e il dollaro-yen vale 107,791.
