Milano, 6 aprile – Le notizie incoraggianti sul fronte della diffusione della pandemia di Covid-19, unite alle aspettative sul vertice dell’Eurogruppo che domani dovrebbe varare strumenti comuni per contrastare l’impatto economico del coronavirus nell’Unione europea, hanno sostenuto i listini azionari del Vecchio Continente, che hanno aperto la settimana in buon rialzo. A Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato così il 4%, chiudendo sui massimi di giornata, trainato dal rimbalzo delle banche, che hanno approfittato dell’annuncio delle nuove garanzie pubbliche sui prestiti alle imprese. In prima fila UniCredit (+8,67%) e Intesa Sanpaolo (+9,71%), premiate anche dal ‘buy’ di BofA Merrill Lynch. In generale in tutta Europa hanno rialzato la testa i comparti più colpiti dalle vendite la settimana scorsa, tra cui auto e costruzioni. Fca è cosi salita del 6,71% nonostante il rinvio a giugno dell’assemblea che dovrà anche approvare il dividendo. Sul mercato dei cambi, l’euro è lievemente risalito a 1,0807 dollari da 1,0796 della chiusura di venerdì. La parziale riduzione dell’avversione al rischio si è tradotta in una flessione dello yen, indicato a 117,87 per un euro (da 117,14) e a 109,05 dollari (da 108,54). Il rinvio da oggi a giovedì del vertice Opec+ che potrebbe porre fine al braccio di ferro tra Russia e Arabia Saudita e dare via libera a un taglio della produzione, infine, pesa sul prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti cede il 6% a 26,64 dollari al barile, mentre la consegna giugno sul Brent perde il 3,99% a 32,75 dollari.