Flossbach von Storch Research Institute. Il Coronavirus, il rialzo del dollaro Usa e i rischi per i mercati emergenti. Analisi di Pablo Duarte

Il Coronavirus Sars-COV-2

Il Coronavirus Sars-COV-2

La crisi legata al Coronarivus ha portato ai più ingenti deflussi da Paesi emergenti e in via di sviluppo della storia recente. Le prossime turbolenze sono vicine. La pandemia COVID-19 ha messo in difficoltà le economie emergenti e in via di sviluppo. Non solo i loro sistemi sanitari sono sotto pressione e con ampie fasce di popolazione in povertà, ma vi sono anche elevati livelli di debito estero e di deficit delle partite correnti. Con lo scoppio del coronavirus in Europa, il dollaro Usa si è apprezzato per via della ricerca di rifugi sicuri da parte degli investitori, causando un inaspettato prosciugamento dei finanziamenti esteri nei mercati emergenti: un “arresto improvviso”. Il margine per la politica fiscale è minimo a causa dei già elevati livelli di indebitamento e della necessità di affrontare le sfide poste dalla pandemia alla salute pubblica. Numerosi governi hanno messo in atto misure di blocco nelle grandi città, rendendo la spesa pubblica ancora più importante per alleviare il calo minaccioso dei redditi dei cittadini meno abbienti. Le banche centrali si trovano di fronte al dilemma tra aumentare i tassi di interesse per sostenere le proprie valute per prevenire l’inflazione oppure abbassarli per sostenere la crescita. Le banche centrali in Sud Africa e in Colombia, ad esempio, hanno scelto di ridurre i tassi e hanno persino avviato programmi di acquisto di attività per fornire ulteriore liquidità. Temendo che le riserve possano esaurirsi rapidamente, i controlli sui flussi di capitale in uscita potrebbero tornare in auge.

Le economie dei mercati emergenti non si trovano di fronte a un temporale. Devono affrontare un uragano di grandi difficoltà finanziarie, nonostante l’allentamento della pressione sul dollaro dovuto alle ultime iniezioni di liquidità da parte della Federal Reserve e alle misure che i governi locali potranno adottare. Senza una rapida ripresa a breve della domanda globale (Europa e Stati Uniti sono ancora in quarantena), il FMI e la Banca Mondiale dovrebbero essere pronti a intervenire con fondi sufficienti per aiutare le economie dei mercati emergenti in difficoltà finanziaria. Anche se le istituzioni multilaterali annunciano di essere pronte a fare “tutto quello che serve”, per esempio intervenendo con un’importante emissione di diritti speciali di prelievo (Sdr), come recentemente suggerito da alcuni economisti, le prossime turbolenze finanziarie probabilmente arriveranno proprio dagli emergenti.

Pablo Duarte, Senior Research Analyst del Flossbach von Storch Research Institute:

 

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