Borsa. Piazza Affari chiude in rialzo (+1,74%) con occhi su eurobond

Piazza Affari a Milano

Piazza Affari a Milano

Milano, 25 marzo – Chiusura in rialzo per le Borse europee, che tuttavia hanno più volte cambiato la direzione di marcia, mentre in Europa si è arroventato il dibattito sugli eurobond e l’utilizzo del Mes, il fondo salvastati. Nove capi di stato e di governo, in vista del videovertice dei 27 in calendario domani, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, per sollecitare il ricorso a bond comunitari e favorire un megapiano europeo di ripresa, soprattutto dopo che anche gli States si stanno preparando a un maxi-pacchetto di aiuti da 2mila miliardi di euro. Sullo sfondo, però, rimane la preoccupazione per il virus, che ha già confinato a casa oltre 3 miliardi di persone nel mondo. Milano ha chiuso in progresso dell’1,74% facendo peggio delle altre Borse europee. Lo spread si è attestato a 186 punti, in calo di oltre il 4%. La migliore è, invece stata Parigi, in progresso del 4,4%. A Piazza Affari le azioni delle banche hanno registrato una seduta all’insegna della volatilità estrema. Unicredit, poco prima della chiusura in deciso ribasso, ha guadagnato sul finale lo 0,8%. Sul finale hanno allungato il passo anche le Fca (+2,9%), sebbene Moody’s abbia messo sotto revisione il rating della casa auto. Hanno rialzato la testa anche le Cnh (+3,2%), mentre il mercato si interroga sul nome del futuro amministratore delegato. Della galassia Agnelli hanno continuato a correre anche le Exor (+7,2%), nell’attesa che la holding pubblichi i conti del 2019. Sono invece andate male le Pirelli (-3,8%), dopo la buona performance delle ultime sedute e sul timore di una frenata delle vendite collegata alla crisi del settore auto. In retromarcia anche Telecom (-2,3%), sull’onda della notizia che il fondo Elliott ha ridotto la propria partecipazione dal 9,7% al 6,97%. Sul fronte dei cambi, l’euro è in rialzo sul dollaro a 1,0832 (1,079 ieri in chiusura) mentre perde terreno nei confronti della sterlina a 0,9182 (0,921) e si apprezza contro lo yen a 120,83 (120,355). Il cambio tra il biglietto verde e la divisa giapponese è a 111,57 (111,499). Anche il petrolio ha registrato una giornata di volatilità; dopo una partenza al rialzo, ha imboccato con decisione la strada del ribasso e nell’ultima ora ha poi cambiato di nuovo la rotta: adesso il wti, contratto con consegna a maggio, sale dello 0,58% a 24,14 dollari al barile. Il greggio beneficia della notizia che le scorte negli Stati Uniti sono aumentate ma meno delle attese: nell’ultima settimana salite di 1,623 milioni di barili a 455,360 milioni di unità, contro attese degli analisti per un rialzo di 3,3 milioni di barili. L’oro, dopo la volata di ieri, cede l’1,27% portandosi a 1.611 dollari l’oncia.

 

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