FMI. Superata l’emergenza l’Italia vari un robusto pacchetto di riforme

Il FMI ha lodato la politica fiscale del Paese: ha fatto meglio del previsto

Il FMI ha lodato la politica fiscale del Paese: ha fatto meglio del previsto

Roma, 20 marzo – La pandemia del coronavirus ha creato in Italia “emergenze sanitarie ed economiche che devono essere affrontate con urgenza”, scrive il Fondo monetario internazionale nelle valutazioni conclusive dei Direttori esecutivi sul rapporto sull’Italia. “Una volta che la crisi sanitaria sarà superata, sarà necessario attuare un pacchetto completo di misure per stimolare la crescita potenziale e migliorare la resilienza”. I Direttori dell’Fmi aggiungono che questo pacchetto dovrebbe comprendere “riforme strutturali per aumentare la produttività e gli investimenti, un consolidamento fiscale credibile a medio termine per porre il debito pubblico su un solido sentiero al ribasso e misure per sostenere la salute del settore finanziario”. Il board del Fondo inoltre “elogia le autorità (italiane, ndr) per la prudente attuazione della politica di bilancio nel 2019 che è risultata migliore del previsto”. Nel comunicato conclusivo inoltre si riconosce “che il bilancio fiscale peggiorerà quest’anno tenuto conto degli effetti e della risposta alla pandemia”. Il Fondo “accoglie con favore il piano delle autorità di intraprendere un consolidamento fiscale a medio termine, una volta che la pandemia si sarà attenuata e sollecita ad attuare misure favorevoli alla crescita e inclusive, compresa una riforma fiscale complessiva”. Lo staff del Fondo monetario aggiunge che “mentre le previsioni riviste riflettono la materializzazione di alcuni rischi al ribasso, l’incertezza rimane molto elevata sulla potenziale diffusione e impatto del Covid-19″. Nell’aggiornamento del rapporto articolo 4 scrivono che “se le infezioni continuano ad aumentare probabilmente si avrebbe un’ulteriore interruzione dell’attività e un deterioramento della fiducia, con conseguente ulteriore brusca contrazione dell’attività economica e con una potenziale riaccensione del nesso tra rischio sovrano e banche”. A giudizio dello staff del Fondo monetario si avrebbe un effetto negativo da una diffusione prolungata del virus anche per “la debolezza dei principali partner commerciali così come la debolezza dell’Italia influenzerà i suoi partner”. A cascata “anche il rapporto debito Pil peggiorerebbe”.

 

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