Borsa. Europa chiude in rosso una seduta volatile. Milano (+0,33%) con Diasorin e banche

Piazza Affari

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Milano, 11 marzo – Le Borse europee chiudono sotto la parità una seduta volatile, da un lato sostenute dall’impegno della Commissione europea a mobilitare 25 miliardi, di cui ‘diversi miliardi’ per l’Italia, tramite l’iniziativa sull’uso dei fondi europei, e, dall’altro, rallentate dal calo oltre il 3% degli indici di Wall Street, ancora aperta, e dal nuovo ribasso del petrolio. Parigi ha così finito a -0,57%, Francoforte -0,35%, Londra -1% circa e Madrid -0,66%. Insomma in altalena tra la paura per il coronavirus – l’Oms detto che si tratta di una pandemia – e il rischio di una recessione globale, ma anche la speranza che le azioni di governi e istituti centrali diano i frutti sperati per arginare il coronavirus e limitare le ricadute sull’economia. Vanno in questo senso le decisioni prese a livello europeo, non ultimi l’impegno della Bce a fare tutto il possibile, anche se la presidente Christine Lagarde ha detto che si potrebbe avere una crisi come quella del 2008, e la decisione della BoE di tagliare i tassi dallo 0,75% allo 0,25%. Piazza Affari (+0,33%) ha retto il colpo, con lo spread in discesa a 193 punti dai 217 di ieri: in attesa di capire se le misure varate in Lombardia per contenere il virus saranno inasprite ulteriormente, come chiesto dal governatore della regione Attilio Fontana, il Governo ha stanziato 25 miliardi di euro, di cui 20 in termini di indebitamento, per fare fronte all’emergenza, che, come ha spiegato il ministro Gualtieri potrebbe provocare una contrazione rilevante del Pil italiano. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari bene le banche (Banco Bpm +7,65%, Ubi +6,08%), con l’apertura della Bce a misure a sostegno del sistema finanziario, e Diasorin (+8,24%), che prosegue sulla via dei rialzi imboccata ieri: nel 2019 ricavi e fatturato si sono attestati in rialzo, ma soprattutto la società ha sottolineato che il test per la diagnosi rapida del coronavirus a cui il gruppo sta lavorando potrà generare ricavi per 5-10 milioni al mese. Di nuovo in calo il petrolio, con il taglio delle stime sulla domanda da parte dell’Opec e l’ipotesi di un aumento della produzione in Arabia Saudita: il Wti ad aprile cede il 3,3% a 33,33 dollari, e il Brent a maggio cala del 2,6% a 36,2 dollari. Sul mercato valutario, l’euro vale 1,126 dollari (1,131 in avvio e 1,323 ieri), mentre contro yen vale 118,222. Il dollaro/yen è a 104,99.

 

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