Fondi. Raccolta a gennaio – 4,7 miliardi. Patrimonio da record a 2.321 miliardi

fondi-comuniMilano, 26 febbraio – Il 2020 parte con il segno meno per la raccolta del risparmio gestito: il saldo di gennaio è di -4,7 miliardi di euro, di riflesso anche a rilevanti movimenti infragruppo, con un brusco ribaltamento dai +10,3 miliardi di dicembre. Le masse – in base alla mappa mensile di Assogestioni – hanno, per altro, raggiunto il nuovo record di 2.321 miliardi di euro, dai 2.306 miliardi con cui si è chiuso il 2019. Sono aumentate le consistenze delle gestioni di portafoglio, passate dai 1.171 miliardi di dicembre ai 1.186 miliardi (51,1% dal 50,8%) del mese scorso, mentre è rimasto sostanzialmente invariato il patrimonio delle gestioni collettive a 1.134,6 miliardi (48,9% del totale) da 1.135 miliardi (49,2%). I flussi di gennaio, in ogni caso, riportano il segno meno sia per le gestioni collettive, con -2,1 miliardi dopo +3,8 miliardi a dicembre, sia per i mandati con -2,5 miliardi, dopo il robusto +6,45 miliardi che lo aveva preceduto. Da rilevare, però che il gruppo Credem, per cui risulta una raccolta netta negativa per circa 3 miliardi e il gruppo Generali (-1 mld) precisano che i dati Assogestioni riflettono operazioni infragrupppo. Non si tratta, quindi, nei fatti di disinvestimenti. Gennaio è stato d’altro canto il mese che ha visto l’allarmante espandersi dell’epidemia di coronavirus in Cina, con i suoi primi pesanti riflessi sui mercati finanziari. Più nel dettaglio delle gestioni collettive, la raccolta netta dei fondi aperti del primo mese del 2020 risulta di -2,3 miliardi, dopo +3,2 miliardi a dicembre, mentre i fondi chiusi segnano +170 milioni dopo +576 milioni. Tra i mandati, i retail registrano un saldo dei flussi di +267 milioni dopo +447 milioni, gli istituzionali passano dai +6 miliardi di dicembre a -2,8 miliardi. Tra i fondi, le preferenze dei risparmiatori si sono indirizzate principalmente verso i bilanciati, premiati da una raccolta netta di +649 milioni, dopo +416 milioni a dicembre. Gli obbligazionari raggiungono a fatica il territorio positivo, con +8 milioni, dopo il brillante +2,3 miliardi nell’ultimo mese del 2019. La raccolta netta degli azionari scivola a -116 milioni dopo +560 milioni ed è ripartita la fuga dai flessibili (-2 mld), dopo la tregua di dicembre (+226 mln). Persistono e si ampliano i deflussi dai monetari (-694 mln dopo -205 mln). I fondi di diritto italiano iniziano il 2020 con una raccolta netta mensile negativa per -470 milioni dopo -519 milioni a dicembre. Va in pesante ‘rosso’ il saldo delle movimentazioni sui fondi esteri, che registrano -1,8 miliardi, dopo +3,7 miliardi.

 

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