Capital Group. Attenzione ai limiti delle politiche monetarie. Commento di Jeremy Cunningham

La sede della Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti d'America

La sede della Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti d’America

L’attuale politica monetaria accomodante dovrebbe continuare a sostenere i mercati dei titoli di Stato, ma, oltre al rally delle obbligazioni a breve scadenza, sensibili alla politica monetaria, anche la ricerca di rendimento da parte degli investitori continua a dettare un calo nei rendimenti obbligazionari a lungo termine. Negli Stati Uniti riteniamo prudente assumere una posizione di duration neutrale e non prevediamo ulteriori aumenti dei tassi in questo ciclo. Rimaniamo posizionati per una curva dei rendimenti più ripida e osserviamo valore nei TIPS date le valutazioni interessanti, soprattutto in una prospettiva a più lungo termine. Il rallentamento della crescita globale, in particolare quello derivante dalla Cina, le tensioni commerciali e altre tensioni geopolitiche come la Brexit continuano a pesare sulla produzione manifatturiera europea. Per contro, la domanda interna in tutta l’Europa rimane resiliente. Inoltre, la politica monetaria accomodante della Banca Centrale Europea dovrebbe continuare a sostenere i titoli di Stato europei, in particolare nella periferia. Osserviamo valore limitato nei principali mercati dei titoli di Stato, dato il basso se non negativo rendimento del debito. Resta da vedere fino a che punto si estenderanno i limiti della politica monetaria, soprattutto in considerazione dei tassi di interesse estremamente bassi. Alcuni Paesi come l’Italia e la Francia hanno già iniziato a implementare stimoli fiscali, e altri Paesi dovrebbero seguire il loro esempio. La combinazione di valutazioni elevate e rischi macroeconomici e geopolitici asimmetrici favorisce un portafoglio bilanciato con un’esposizione al rischio prudente.

Jeremy Cunningham, Investment Director di Capital Group

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