East Capital. 2020, la crescita sarà prerogativa di emergenti e frontiera

La mappa mostra i Paesi emergenti primari e quelli secondari

La mappa mostra i Paesi emergenti primari e quelli secondari

Nel corso del 2019 East Capital ha sviluppato a livello di gruppo la propria attività attraverso alcune acquisizioni che portano ora il Gruppo ad avere quattro linee di business: East Capital specializzata nei mercati emergenti e di frontiera, East Capital Real Estate per le attività immobiliari, Espiria per le gestioni bilanciate in Svezia e Ardigo, un fondo hedge focalizzato sul segmento small &mid caps nordico. Le strategie di East Capital hanno generato quasi per intero buoni livelli di alpha, nello specifico le nostre strategie piu globali, East Capital Global Emerging markets Sustainable e East Capital Global Frontier Markets si sono distinte nei rispettivi peer groups. Il risultato è dovuto anche al rafforzamento del team di investimento che è stato ulteriormente esteso con 8 nuovi professionisti divisi nei vari uffici d’investimento: Stoccolma, Mosca, HK e Dubai.

 Jacob Grapengiesser, Partner di East Capital

Riteniamo che il 2020 possa ancora essere un buon anno per il comparto azionario, basti osservare come a oggi ci siano 11.3 trilioni di dollari di debito che scambiamo a tassi negativi. Dopo un modesto 2019 in termini di utili, questi torneranno a crescere nell’anno in corso e per la prima volta dal 2017, nei mercati emergenti la crescita prevista degli utili sarà maggiore nei mercati emergenti che nei mercati sviluppati.

Per una serie di ragioni riteniamo che il dollaro possa indebolirsi piuttosto che il contrario e questo sarebbe un altro scenario favorevole per i mercati emergenti, il rafforzamento del dollaro è stato infatti di impedimento sulla ripresa dei corsi azionari emergenti. In questo contesto le politiche monetarie dei Paesi emergenti restano in larga parte espansive, come in Brasile, Russia, Turchia e India, e questo è di supporto per il ciclo globale, soprattutto se confrontiamo l’indice PMI con il numero delle Banca centrali che seguono politiche accomodanti. In conclusione, ci aspettiamo un ritorno in doppia cifra per l’azionario emergente con una attenzione crescente se, come detto, il dollaro dovesse indebolirsi.

Mercati emergenti. Le nostre scelte di investimento nella strategia mercati emergenti globali sostenibili ci hanno premiato con una generazione di circa il 9% di alpha dal lancio, poco più di un anno fa con circa il 90% proveniente dalla selezione dei titoli con un approccio neutrale nella allocazione Paese.

In Cina la crescita economica dovrebbe essere superiore al 6% per il 2020. La crescita della domanda interna è trainata soprattutto dall’e-commerce, il progresso di quest’ultimo si aggira attorno al 21%, altro motore di crescita sono le città minori, la cui aumento nei consumi è superiore rispetto alle grandi città. Taiwan beneficerà dello sviluppo della tecnologia 5G, questo ciclo tecnologico porterà 280 milioni di smartphones sul mercato solo quest’anno. Anche la Corea del sud beneficerà della crescita del settore tecnologico, questo dato si unisce al fatto che il mercato locale, Kospi, scambia su multipli inferiori alla propria media storica. In generale la Corea offre un’esposizione alla crescita emergente soprattutto attraverso alle sue aziende con un focus globale. In India intendiamo rimanere selettivi nei settori dove vediamo grande potenziale di crescita in ragione di livelli di penetrazione del mercato ancora bassi rispetto al resto dell’universo emergente, asiatico e non solo come il settore della sanità, del credito al consumo e a quello delle bevande analcoliche. In Brasile i tassi di interesse così bassi stanno cambiando lo scenario economico a supporto della crescita economica e anche del mercato locale da parte degli investitori locali in primis. In particolare, vediamo opportunità nel settore immobiliare e anche in quello delle infrastrutture.

Casi di investimento: MAP Asctive (sport-retailer, Indonesia), DAQO (produzione di silicio policristallino, Cina).

Tim Umberger, Partner di East Capital

Focus Russia. Nel 2020 assisteremo a una attenzione maggiore ai temi macroeconomici dopo un 2019 caratterizzato da un importante rally del 56%. Nell’anno passato abbiamo visto nomi di alta qualità che hanno patito il tema delle sanzioni nel 2018 riprendersi con forti rialzi, come nel caso di Sberbank, unitamente a casi specifici di titoli componenti del benchmark anch’essi in forte rialzo grazie al miglioramento di aspetti di governance come Gazprom e Lukoil. Dividendi molto alti rimangono un tema di interesse non solo per gli investitori internazionali ma anche per quelli locali in quanto il dividend-yield resta più elevato, ad esempio, del rendimento di titoli di stato a 5 anni. Un altro importante fattore da osservare in Russia è il crescente numero di investitori locali che si sta spostando sul mercato azionario, quasi raddoppiato nel 2019 e con una previsione di ulteriore crescita vicina al 40% nel 2020, oltre a questo solo il 4% del totale dei fondi pensione è investito nell’azionario locale contro il 14% in Turchia o il 17% in Brasile per fare alcuni esempi.

Caso di investimento: Yandex (motore di ricerca IT, Russia)

Investimenti sostenibili – a che punto siamo? Gli asset qualificabili come ESG sono in rapida espansione così come i firmatari dei principi PRI (Principle for responsible Investment) ormai vicini ai 2500. I criteri di esclusione (negative screening) rimangono la scelta prediletta ma l’integrazione dello screening ESG è in rapida crescita. Vi è una crescente domanda di criteri ESG all’interno della gestione che viene in primis dagli investitori ma sta al tempo stesso divenendo una strumento fondamentale di analisi del rischio. Nel mondo emergente, gli asset qualificabili come ESG rappresentano ancora solo il 2% ma dal 2015 in avanti è iniziata una crescita repentina e ci aspettiamo che il trend continui in questa direzione andando a impattare l’universo investibile grandemente.

Daniele Mellana, Sales Director di East Capital

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