Borsa. L’allarme virus piega i listini. Milano la peggiore in Europa (-1,6%)

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 30 gennaio – I timori per una diffusione a livello globale del virus cinese, con i primi casi conclamati in India, Filippine e Giappone, mandano ko i listini mondiali: prima l’Asia e poi l’Europa chiudono in rosso complice anche l’andamento negativo di Wall Street. Pesano soprattutto le preoccupazioni riguardo l’impatto di una possibile epidemia sull’economia cinese (e dunque globale) nonostante ieri sera la Fed abbia confermato la politica monetaria espansiva e il Pil Usa nel quarto trimestre sia cresciuto in linea con le attese (+2,1%).

In Europa vendite sui titoli dell’energia e del greggio (-2,3% il greggio Wti a 52 dollari) complici anche i conti deludenti di Shell, sui tecnologici e sui titoli legati ai viaggi con Carnival a picco a Londra. Così a Piazza Affari, maglia nera in Europa con l’Ftse Mib che chiude a -1,6%, tra le peggiori ci sono Tenaris (-4,9%) e Saipem (-3%) oltre al comparto del credito con Banco Bpm (-3,6%). Realizzi anche su Atlantia (-3,2%) ed Exor (-4%) mentre si salvano le utility – complice lo spread sui minimi (chiude invariato a 134 punti base) – con Enel (+1%) ai massimi storici. Sul resto del listino vola Safilo (+6,6%) dopo i conti preliminari sulle vendite 2019 mentre Italia Independent chiude in rialzo del 50% a valle dell’intesa con Cristiano Ronaldo per la creazione di una collezione eyewear con il brand CR7. Sul mercato valutario, l’euro vale 1,103 dollari (da 1,099 ieri), mentre contro yen si attesta a 119,95 (da 120,08). Il dollaro/yen è a 108,73 (109,16).

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