Banca d’Italia. Conferma +0,5% il Pil nel 2020, + 0,9% nel 2021 e 1,1% nel 2022. Il reddito di cittadinanza spinge i consumi delle famiglie

Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri

Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri

Roma, 17 gennaio – La Banca d’Italia conferma le previsioni sull’economia italiana fatte a dicembre in coordinamento con gli altri paesi dell’Eurosistema: +0,5% il Pil quest’anno, +0,9% nel 2021 e ulteriore lieve accelerazione nel 2022 all’1,1 per cento. Nel Bollettino economico trimestrale, che tiene conto, rispetto alla stima precedente, della manovra di finanza pubblica, via Nazionale indica, tra i rischi al ribasso dello scenario, l’eventuale posticipo dei piani di investimenti pubblici che il Governo prevede “in forte aumento” (20 punti cumulati nel triennio). La crescita dell’economia italiana resta esposta, inoltre, ai rischi legati “all’incertezza geopolitica in aumento, con i conflitti commerciali solo in parte rientrati e con il debole andamento dell’attività economica nei nostri maggiori partner europei”. Secondo via Nazionale, nel quarto trimestre l’attività economica è rimasta stazionaria a causa, soprattutto, della debolezza del manifatturiero. La previsione del Bollettino, ricorda Banca d’Italia, rispetto alla fotografia del luglio scorso taglia la stima di crescita del 2020 dello 0,3% ma è pressoché  in linea per il 2021: la maggiore debolezza dell’economia globale è compensata dal maggiore stimolo monetario e dai minori premi al rischio sul debito sovrano italiano.

Effetto reddito di cittadinanza sull’accelerazione dei consumi delle famiglie. La Banca d’Italia nel Bollettino economico trimestrale stima una previsione di incremento dei consumi dello 0,8% nel triennio 2020-22. Incremento che beneficia “anche delle misure di sostegno al reddito”. Per gli economisti di via Nazionale “il Reddito di cittadinanza innalzerebbe la spesa delle famiglie per un ammontare cumulato di circa 0,3 punti percentuali tra la seconda metà del 2019 e il 2020″. Il Bollettino rileva che la spesa delle famiglie nel terzo trimestre ha accelerato allo 0,4% grazie agli acquisti sia di beni durevoli che di semidurevoli. Sul reddito disponibile da aprile scorso c’è il sostegno “moderato” del reddito di cittadinanza. Un’espansione dei consumi, prosegue l’analisi, si sarebbe registrata “anche nel quarto trimestre, seppure in misura più modesta”.

 

 

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