Milano, 6 gennaio – Un’escalation delle tensioni in Medio Oriente potrebbe avere gravi ripercussioni sull’economia globale e provocare “shock economici e finanziari”. E’ quanto sostiene, in una nota ai clienti, Alexander Perjessy, analista senior dell’agenzia di rating Moody’s, sottolineando che “un conflitto duraturo avrebbe una vasta serie di implicazioni con ampi shock economici e finanziari che farebbero peggiorare in modo significativo le condizioni operative e di finanziamento”. In particolare, ha aggiunto l’analista, “il protrarsi di un conflitto avrebbe potenzialmente ripercussioni globali, in particolare a causa dell’effetto sui prezzi del petrolio”. Secondo Perjessy, le attuali tensioni potrebbero colpire l’economia nel suo complesso, non solo il settore petrolifero e bancario, ma anche altri comparti, come quello turistico. “Un aumento dell’avversione al rischio sarebbe negativa per gli emittenti, soprattutto quelli con ampie necessità di finanziamento esterno e riserve relativamente più basse o insufficienti”, ha detto. Dopo l’attacco americano della settimana scorsa, che ha provocato la morte del generale iraniano Soleimani, il prezzo dell’oro è salito ai massimi in sette anni, i bond hanno puntato verso l’alto e il greggio si è portato a valori che non si vedevano da vari mesi.