Borsa. Raid Usa a Baghdad frena i mercati, A Milano -0,56% il Ftse Mib

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 3 gennaio – Chiusura contrastata per le Borse europee che nel pomeriggio hanno recuperato dai minimi di seduta, zavorrate delle tensioni geopolitiche innescate dal raid Usa a Baghdad. Il Ftse Mib ha perso lo 0,56%, il Cac40 a Parigi ha chiuso sulla parità leggero segno più per il Ftse100 a Londra. Più pesante il Dax30 a Francoforte (-1,2%), penalizzato anche dal fatto che le richieste di disoccupazione tedesche sono aumentate più del previsto a dicembre, indicando un progressivo indebolimento del mercato del lavoro (il tasso di disoccupazione è però rimasto stabile al 5%). Nella notte, su ordine diretto del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il Pentagono ha confermato di aver effettuato un attacco all’aeroporto della capitale irachena che ha provocato la morte del generale iraniano Qassem Soleimani. La reazione dei mercati internazionali, tuttavia, è apparsa abbastanza contenuta, anche perché al momento non c’è stata alcuna contro-mossa di Teheran. Wall Street viaggia in rosso ma va detto che gli indici Usa sono reduci da una serie di sedute in cui hanno continuamente aggiornato i propri massimi storici. La reazione più immediata si è vista sul mercato del greggio, il cui prezzo è schizzato in avvio degli scambi, con il Wti salito ai massimi da maggio e il Brent al top degli ultimi quattro mesi. In chiusura dei mercati europei il contratto sul Wti consegna Febbraio sale del 2,48% a 62,7 dollari al barile e il contratto sul Brent del Mare del Nord consegna Marzo guadagna il 2,81% a 68,11 dollari al barile. In progresso anche i beni rifugio come l’oro, salito ai massimi dall’inizio di settembre, e altri metalli preziosi. Il rialzo del petrolio ha spinto i titoli europei del comparto: a Piazza Affari in evidenza Saipem (+0,87%) ed Eni (+0,70%). In testa al Ftse Mib ha chiuso Tenaris (+1,34%), associabile al comparto petrolifero. Inoltre, il gruppo ha reso noto questa mattina di aver completato l’acquisizione del gruppo americano dei tubi in acciaio Ipsco Tubulars da Pao Tmk, annunciata nella primavera scorsa. Il produttore e fornitore di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas ha pagato 1,067 miliardi di dollari, inclusi circa 220 milioni di dollari di capitale circolante netto. Le attività e i risultati di Ipsco saranno consolidati in quelli di Tenaris a partire dal primo trimestre 2020. In base agli accordi, è anche previsto che Tenaris distribuisca in esclusiva i prodotti di Tmk negli Stati Uniti e in Canada per sei anni. Sul fronte dei cambi, infine, l’euro passa di mano a 1,1175 dollari (1,1153 in avvio e 1,1193 ieri in chiusura) e 120,644 yen (120,419 e 120,75). Il biglietto verde vale 107,946 yen (107,948 questa mattina).

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