Milano, 3 febbraio – Nonostante il crollo delle Borse cinesi sull’effetto del coronavirus, i listini europei – che già hanno scontato perdite tra il 3% e il 4% la scorsa settimana – ripartono in rialzo: Madrid è la migliore e sale di mezzo punto percentuale insieme con Francoforte (+0,4%), il listino tedesco è stato fino a questo momento il più penalizzato dai timori sull’economia cinesi a seguito della diffusione del virus con una flessione del 4,4% nella scorsa settimana. Londra, nella prima seduta dall’uscita ufficiale del Regno Unito dall’Unione europea, sale dello 0,24% mentre la sterlina arretra nei confronti di dollaro ed euro e tratta a 1,3146 dollari e a 0,8425 pound per un euro
Piazza Affari segna +0,2% dopo che venerdì sul listino milanese aveva pesato anche il -0,3% del Pil italiano nel IV trimestre 2019. Tra le big quotate, corrono Nexi (+1,9%) e Amplifon (+1,5%) mentre scivola Atlantia(-0,8%), che la scorsa settimana era stata la migliore sull’ipotesi che il Governo Conte opti per soluzioni alternative rispetto alla revoca totale della concessione autostradale ad Autostrade per l’Italia. Giù Eni (-0,8%) e i petroliferi con il greggio in discesa per i timori sull’andamento dell’economia cinese. Il Brent aprile arretra a 56 dollari al barile, il Wti a 51,3 dollari al barile.