Borse in cerca di una direzione. A Milano Fca e Psa sugli scudi dopo l’annuncio della fusione

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 18 dicembre – Borse europee in cerca di spunti per crescere ancora dopo i recenti massimi, in una seduta in cui tiene banco l’accordo annunciato da Fca e Psa per la fusione. Milano sale dello 0,23% con Fca che ha aperto in salita dell’1,8% per poi rallentare a +1% mentre Psa sale del 4,3% a Parigi. Bene anche Exor (+0,95%). Con la fusione nascerà un gruppo da 8,7 milioni di auto l’anno e ricavi da 170 miliardi di euro. Ai soci Fca cedole per 6,6 mld. L’accordo vincolante prevede una fusione paritetica (50/50) dei rispettivi business per creare il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato. Il closing è previsto in 12-15 mesi. Intanto, il resto delle Borse europee fatica a trovare una direzione con Parigi che è piatta, Londra che sale dello 0,13% e Francoforte che cede lo 0,23%. Oggi qualche indicazione potrà arrivare dai dati macro: alle 10 sarà pubblicato l’aggiornamento degli indici Ifo in Germania che misurano il polso della prima economia europea mentre 11 Eurostat pubblicherà il nuovo dato sull’inflazione che è prevista stabile all’1,3%. Sull’azionario milanese, ben comprate le utility come ieri con Hera che sale dell’1%, Italgas ed Enel dello 0,8%. Gli acquisti premiano Poste (+0,9%). Positive in generale le banche, con l’eccezione di Mediobanca che cede lo 0,10%. Intanto, restano alte le preoccupazioni per una possibile ‘hard Brexit’, che continuano a pesare sulla sterlina in calo contro dollaro a 1,3095 mentre l’euro è scambiato a 0,85 sterline. Restando sul mercato valutario, l’euro è tornato a scendere contro dollaro ed è scambiato a 1,1137 (da 1,1154 ieri in chiusura)), mentre contro yen vale 121,88 (da 122,153). Il dollaro/yen è a 109,44 (da 109,51). Ripiega il prezzo del petrolio dai massimi da tre mesi, dopo i dati sulle scorte Api che hanno mostrato un inatteso aumento, con il Wti che resta comunque sopra i 60 dollari a 60,45 (-0,8%) e il Brent a 65,75 dollari (-0,5%).

 

Questa voce è stata pubblicata in Finanza e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


due + tre =

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>