Hermes IM. L’impatto a breve e lungo termine del voto di ieri. Per il mercato britannico e non solo

FOTO BREXIT“Quella che è stata inquadrata come la tornata elettorale più importante di un’intera generazione ha conferito un mandato molto chiaro ai Conservatori per procedere sul cammino della Brexit. Anche se sembra semplice, l’attuazione non sarà facile. Una volta approvato l’accordo di uscita dall’UE – che ora è quasi certo avverrà entro la fine di gennaio – l’incertezza sulla conclusione del percorso si protrarrà e il percorso sarà probabilmente lungo e accidentato. È fondamentale che il Regno Unito ricostruisca la sua rete di accordi commerciali, che difficilmente sarà priva di attriti. L’eliminazione dell’incertezza sul tema del divorzio è una buona notizia per le prospettive economiche a breve termine. La crescita ha subito un notevole rallentamento negli ultimi anni, a riflettere l’impatto dell’incertezza legata alla Brexit sugli investimenti delle imprese. Al graduale diminuire del livello di incertezza, la crescita e gli investimenti delle imprese registreranno probabilmente una modesta ripresa nella prima metà del 2020. Anche i recenti sviluppi incoraggianti sulla scena internazionale – in particolare per quanto riguarda un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina – dovrebbero contribuire a breve termine. Tuttavia, con la nuova sequenza di scadenze relative alla negoziazione di un accordo commerciale con l’UE, l’incertezza riemergerà probabilmente nel corso del prossimo anno, e sarà probabilmente accompagnata da una nuova volatilità sulla sterlina e sugli asset del Regno Unito. Infatti, secondo l’accordo in discussione, il periodo di transizione terminerà alla fine del 2020 e qualsiasi proroga dovrà essere concordata entro luglio, aspetto che potrebbe creare nuovi effetti di “cliff-edge”. Inoltre, non c’è chiarezza sugli accordi commerciali che potrebbero essere creati tra il Regno Unito e il resto del mondo, fonte questa di incertezza per il Regno Unito in termini di prospettive a medio e lungo termine”.

Silvia Dall’Angelo, Senior Economist, Hermes Investment Management

“Oggi abbiamo visto la vittoria elettorale dei Conservatori ridurre un rischio che ha pesato sulla sterlina negli ultimi anni e che ha contribuito a rallentare la crescita economica. La sterlina si si è apprezzata ora rispetto a tutte le principali valute, ma il movimento non è fuori misura ed è tornato ai livelli del 2018 rispetto al dollaro. Il risultato coincide anche con le principali notizie riguardo all’accordo commerciale USA/Cina, il che significa che quasi tutte le attività di rischio stanno dando buoni risultati. Uno dei maggiori risultati è stata la performance particolarmente positiva di banche e utility britanniche – queste ultime sono in crescita di oltre il 10% grazie alla notizia che non dovranno affrontare alcuna nazionalizzazione. Questo movimento sui mercati è dovuto a un “Rally di sollievo” in considerazione che la situazione non peggiorerà, piuttosto che ad un forte ottimismo. Tuttavia, insistere su un’uscita ordinata dall’Unione Europea pone ancora un livello di incertezza e potrebbe causare un modesto rallentamento dell’attività commerciale nel corso del prossimo anno. Una hard Brexit potrebbe ridurre la possibile crescita del Regno Unito a un livello inferiore al suo potenziale come membro dell’UE, ma la schiacciante vittoria della maggioranza limita in qualche modo questo rischio”.

Andrew Jackson, Head of Fixed Income, Hermes Investment Management

“I mercati europei hanno reagito bene overnight al tweet di Trump su un “BIG DEAL” e alla conferma di una maggioranza conservatrice. Nel Regno Unito, il governo ha adesso un chiaro mandato sulla Brexit e parte dell’incertezza è venuta meno perché Johnson si è impegnato a conservare l’attuale scadenza di gennaio 2020. Con l’impennata della sterlina, i titoli del Regno Unito hanno risposto positivamente, così come utilities e telecomunicazioni che hanno registrato un sell off dinanzi alla prospettiva di una riforma del lavoro e di nazionalizzazioni.  Il risultato market-friendly, sebbene positivo sia per il listino FTSE100 che per il 250, non è altrettanto promettente per alcuni titoli internazionali come quelli legati al settore estrattivo e le blue chip. Guardando al 2020, le revisioni sono state positive in quanto è venuta meno una dose di incertezza. Tuttavia, le aspettative per il 2021 sono diminuite, in quanto l’economia potrebbe subire una breve fase di recessione post-Brexit dopo le cifre deludenti registrate in settimana dal PIL del Regno Unito

Louise Dudley, Global Equities Portfolio Manager, Hermes Investment Management

 

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