GAM. Commento sui risultati delle elezioni nel Regno Unito

Boris Johnson

Boris Johnson

“Le elezioni nel Regno Unito hanno restituito una solida maggioranza al partito conservatore. Riteniamo che questo sia un esito positivo per le aree chiave del mercato azionario britannico, tra cui le società più orientate al mercato interno. Inoltre, il settore delle utility era stato esposto alla potenziale politica di nazionalizzazione dei laburisti – questo rischio è ora fuori discussione. Analogamente, le banche erano state interessate dalla proposta sempre laburista di un aumento delle imposte di settore. “Una maggioranza in Parlamento consente ora di compiere progressi su politiche, quali Brexit, e ci aspettiamo di vedere un impatto positivo sul sentiment dei consumatori nell’importante periodo delle feste.”

Adrian Gosden, Investment Director, UK equities di GAM

“Le nostre stime prefiguravano una maggioranza del 40-50% a favore di Tory, dunque questa maggioranza molto estesa – e la più consistente dai tempi di Margaret Thatcher nel 1987 – ha avuto un prevedibile impatto sul mercato. La sterlina sta schizzando del 2%; invece, è improbabile che l’esito sia altrettanto positivo per il FTSE 100 large cap, mentre dovrebbe essere il contrario per mid e small cap.

“Allo stesso modo potrebbe essere negativo per una qualsiasi esposizione di portafoglio non coperta alle altre monete nel breve termine a causa degli effetti di conversione valutaria. La domanda da porsi in futuro è: la sterlina può mantenere i guadagni degli ultimi mesi?  Tutto questo dipende dalla fase 2 della saga Brexit, dalle trattative di negoziazione commerciale e da quanto vicino o lontano dall’Unione Europea il PM Boris Johnson ritiene di potersi dirigere.  Con lo sblocco di questa impasse politica la solidità della sterlina nel breve periodo è cosa ovvia, ma nel medio termine potrebbe non essere così banale nel prossimo anno.”

Charles Hepworth, Investment Director, Asset Allocation di GAM

 “Il risultato elettorale del Regno Unito è molto positivo per l’azionario europeo e in particolare per i titoli esposti all’economia UK e i settori ciclici europei come l’automotive, l’edilizia e i materiali da costruzione. “L’azionario europeo e del Regno Unito hanno registrato importanti deflussi negli ultimi 18 mesi – l’azionario europeo è l’asset class con deflussi più consistenti, in termini di percentuale rispetto al totale di partenza, tra tutte le asset class di qualunque regione. Questo è stato causato da una pervasiva preoccupazione legata alla politica e all’incertezza causata da Brexit, oltre che – più recentemente – dalla minaccia di una vittoria alle elezioni di un partito Laburista dal taglio di estrema sinistra e anti-business. Queste paure hanno scoraggiato gli investitori dall’esporsi all’Europa (Regno Unito incluso), con entrambe le asset class sottopesate e apparentemente trascurate da tutti. Anche le imprese hanno limitato gli investimenti nel Regno Unito e la crescita economica del paese ne ha risentito. Questo ha generato un effetto a cascata anche sulla fiducia delle imprese e sulla crescita economica europee nel corso dell’ultimo anno, andandosi a sommare alle preoccupazioni causate dalle tensioni tra USA e Cina.”

“Ci aspettiamo un rimbalzo della fiducia delle imprese del Regno Unito, che si rifletterà sull’Europa. Questo sarà positivo per la crescita economica e per gli utili delle aziende più cicliche. Considerata la significativa maggioranza elettorale Boris Johnson avrà la possibilità di negoziare con l’Unione Europea senza essere ostaggio dei politici dell’Irlanda del Nord (DUP) o dei membri con posizioni più estreme su Brexit all’interno del suo stesso partito. L’UE diventerà, dal canto suo, una controparte molto più coerente e coesa nelle negoziazioni.”

“Ci aspettiamo che gli asset di rischio europei torneranno ad essere oggetto di investimento e che gli afflussi ricomincino, sostenendo i mercati azionari europei con una preferenza per i titoli più ciclici e una marcata esposizione al Regno Unito. Sarà importante non sottostimare quanto molti asset di rischio del Regno Unito e dell’Europa siano sottoinvestiti, e quindi quanto l’impatto sarà sostanziale e destinato a perdurare per un certo periodo.”

Niall Gallagher, responsabile delle strategie azionarie europee di GAM Investments

“Ci aspettiamo che un governo conservatore abbia un effetto relativamente positivo sul mercato del credito. In particolare, i crediti su cui ci concentriamo hanno ottenuto buoni risultati, come dimostrato dall’ultima stagione delle trimestrali e dagli ultimi stress test della Bank of England (BoE). La BoE ha sottoposto le banche britanniche a prove di stress estremamente severe (scenari di gran lunga peggiori della crisi finanziaria globale) e sono state tutte superate – il che, a nostro avviso, dimostra la capacità delle banche di superare shock molto peggiori di un hard Brexit. Anche le compagnie di assicurazione sono altrettanto solide. Inoltre, siamo rassicurati dalla resilienza del mercato del credito a seguito delle precedenti elezioni generali nel Regno Unito e del referendum sulla Brexit.”

Jeremy Smouha, CEO di Atlantincomnium (UK) Ltd, Developed Market Credit di GAM

 

Questa voce è stata pubblicata in Economia, Finanza e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


+ sei = nove

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>