Banca d’Italia. Ad ottobre cresce ancora il credito alle famiglie (+2,45%), mentre flette quello alle imprese (-1,4%). Lievitano i depositi (+5,7%)

Palazzo Koch sede della Banca d'Italia a Roma

Palazzo Koch sede della Banca d’Italia a Roma

In ottobre i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dello 0,3 per cento sui dodici mesi (0,5 nel mese precedente). I tassi di crescita dei prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,4 per cento (2,5 nel mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,4 per cento (-1,0 nel mese precedente). Lo comunica la Banca d’Italia nel consueto Bollettino statistico dedicato alla finanza e al credito. I depositi del settore privato sono cresciuti del 5,7 per cento sui dodici mesi (contro il 4,0 in settembre); il ritmo di crescita sui dodici mesi della raccolta obbligazionaria è tornato positivo (1,1 per cento, contro -0,6 in settembre) per la prima volta dall’inizio del 2012. Le sofferenze sono diminuite del 21,4 per cento sui dodici mesi (in settembre la riduzione era stata del 21,7 per cento); il calo risente di alcune operazioni di cartolarizzazioni avvenute nell’ultimo anno.  In ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,74 per cento (1,82 in settembre); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,99 per cento. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,31 per cento (1,26 in settembre); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,86 per cento, mentre quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,91 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,37 per cento.

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