Milano, 9 dicembre – Piazza Affari maglia nera d’Europa in una seduta in calo per le principali Borse del Vecchio Continente. Il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,97% sotto la soglia dei 23mila punti. Ad alimentare le vendite su Milano, secondo alcuni operatori, è stato sia un movimento di natura tecnica, sia uno spostamento degli investitori verso l’obbligazionario, dopo le rassicurazioni del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sul Mes. Deboli anche le Borse di Parigi e Francoforte, quando Londra si è mantenuta sulla parità. Le Borse europee hanno risentito negativamente della contrazione delle esportazioni cinesi nel mese di novembre, quando si avvicina la scadenza del 15 dicembre, data prevista per l’entrata in vigore di nuove tariffe di Washington sui prodotti cinesi di importazione. A Milano sono prevalse le vendite soprattutto su titoli che vantano buoni rialzi da inizio anno come Azimut (-3,61%) e Recordati (-3,01%). Prese di beneficio anche sul lusso dopo la buona performance della scorsa settimana: Salvatore Ferragamo ha lasciato sul terreno il 3,78 per cento. Ha tenuto in positivo Stmicroelectronis (+0,44%), che ha beneficiato di un report di Credit Suisse, che si aspetta per il 2020 un aumento del 10% delle vendite del gruppo italo-francese, grazie soprattutto ai nuovi ordini di Apple. Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,1072 dollari (1,104 venerdì in chiusura), e a 120,233 yen (120,08). Intanto, il biglietto verde è scambiato a 108,6 yen. E’ continuato il recupero della sterlina britannica, un euro vale 0,841 pound (0,842). Nel corso della seduta, il prezzo del petrolio ha limitato i danni: il contratto consegna a Gennaio sul Wti perde lo 0,17% a 59,1 dollari al barile, quando il contratto consegna Febbraio sul Brent del Mare del Nord scivola dello 0,06% a 64,35 dollari al barile.
