Ecco che anno sarà il 2020 per gli investitori. I temi prioritari per Neuberger Berman

La Borsa di Wall Street a New York

La Borsa di Wall Street a New York

Il mese di dicembre è il momento ideale per fare previsioni e stime per l’anno che verrà.  I responsabili delle piattaforme di investimento di Neuberger Berman, dopo aver analizzato le prospettive economiche e le dinamiche dei mercati internazionali, presentano i “10 temi” che guideranno le decisioni di investimento nei prossimi 12 mesi. Partendo dal quadro macroeconomico, secondo gli esperti il rischio politico e la “disfunzione fiscale” (assenza di una politica fiscale che sia adatta all’attuale contesto economico) non saranno una novità nel 2020 ma, se a questo mix si aggiungono le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e la minor capacità delle banche centrali di mascherare tale disfunzione, “nell’anno a venire questi rischi potrebbero emergere come driver principali della volatilità del mercato e come opportunità per generare valore” dicono. In merito alle politiche della banca centrale, queste si trovano a dover affrontare uno scetticismo crescente, e, in ogni caso, potranno risolvere solo in parte le preoccupazioni politiche che probabilmente influenzeranno l’andamento dei mercati nel 2020.

Nel 2020, il rischio di una recessione globale o degli Stati Uniti resta basso o moderato, ma la probabilità di una recessione nel 2021 è in aumento e vi è una maggiore fragilità al di fuori degli Stati Uniti. I mercati iniziano a scontare una recessione, con un inizio anticipato da sei a nove mesi, che sta allargando la distribuzione di probabilità dei rendimenti per il 2020. In questo contesto però, sottolineano gli esperti, potrebbe tornare la fiducia delle imprese e una maggior crescita degli investimenti.

In merito all’obbligazionario, vista l’improbabilità che la Banca Centrale Europea riduca ulteriormente i tassi e considerando la possibilità che la Fed interrompa il rialzo, la copertura del rischio valutario relativo al dollaro USA diverrà meno costosa, il che – continua -  potrebbe incoraggiare uno spostamento dei flussi dai mercati obbligazionari europei a quelli statunitensi. Gli investitori sono ancora a caccia di rendimenti, ma puntano sempre più alle obbligazioni di alta qualità come misura di “sicurezza”. Nel mercato high yield, le emissioni CCC hanno sottoperformato le BB e tale tendenza è probabile che prosegua nel 2020.

In riferimento all’azionario, le parole d’ordine saranno volatilità e rotazione. Nel 2019, la volatilità era causata dalle preoccupazioni sulla crescita ed è stata rapidamente placata dalle banche centrali ma nel 2020 saranno le incertezze politiche a farla da padrone e richiederanno tempi di risoluzione più lunghi e potrebbero creare dei sell-off simili a quelli del quarto trimestre 2018. In un quadro caratterizzato da dati economici stabili, queste incertezze potrebbero rappresentare opportunità prolungate di generare valore a livello di indici di mercato sottolineano gli esperti di Neuberger Berman.

La modesta crescita economica incoraggerà gli investitori a concentrarsi maggiormente sui fondamentali societari. Infine per quanto riguarda gli alternativi, gli investimenti di private markets – concludono gli analisti – offrono maggiori opportunità per migliorare gli utili di un’azienda e mitigare il rischio di valutazione. La volatilità potrebbe creare opportunità per rendimenti non correlati in alcune nicchie di mercato differenti dai mercati tradizionali, short-term trading e opportunità relative-value tra le asset class o all’interno delle strutture di capitale.

 

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