Borsa. Tonfo del petrolio fa cadere i listini sul finale. Milano (-0,36) penalizzata da petroliferi e da Atlantia

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 29 novembre – La flessione di Wall Street, accompagnata dalle perplessità per l’effetto Hong Kong sulle trattative Usa-Cina per il commercio, e soprattutto il tonfo del prezzo del petrolio a seguito delle dimissioni del primo ministro iracheno e a pochi giorni dal summit Opec hanno piegato le Borse europee. A fine seduta tutti i principali indici hanno chiuso in rosso: Londra (-0,8%) è stata la peggiore, proprio per il forte calo del settore minerario e petrolifero, ma anche Piazza Affari ha ceduto lo 0,36% penalizzata dalle vendite su Saipem (-2,7%), Tenaris (-1,2%) ed Eni (-0,6%) nel finale. La peggiore è stata Buzzi Unicem (-3,1%) complici realizzi, dai massimi da gennaio, innescati da un giudizio negativo di Morgan Stanley. Ancora pesante Atlantia (-1,8%) sui timori legati alle scelte del Governo italiano in tema di concessioni autostradali. Acquisti sui titoli difensivi (pharma e utility) e su Nexi (+1,3%) che ha annunciato un +10% nei pagamenti digitali rispetto a un anno fa nella settimana del Black Friday. Il prezzo del petrolio cede il 4% a 55,8 dollari al barile nel Wti gennaio e il 2,5% a 56,4 dollari al barile nel Brent dicembre. Euro/dollaro a 1,1020.

 

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