Fondi. La raccolta netta nel terzo trimestre risale la china a + 9,5 miliardi (dopo – 6,3 miliardi), masse da record

fotoMilano, 20 novembre – Ha ritrovato smalto l’industria del risparmio gestito nel terzo trimestre, con una raccolta nettamente positiva, dopo il segno meno dei precedenti tre mesi e con masse record. In base alla mappa di Assogestioni, il trimestre a settembre ha segnato un saldo dei flussi di +9,5 miliardi di euro, contro -6,3 miliardi del secondo trimestre. Da inizio anno la raccolta complessiva risulta di 58,6 miliardi, includendo 53 miliardi di movimenti all’interno del gruppo Poste a gennaio. A sottolineare il ritrovato dinamismo è il nuovo massimo del patrimonio gestito di 2.284 miliardi di euro a fine settembre, dai 2.209 miliardi di fine giugno. Le gestioni collettive segnano sottoscrizioni nette per +4,5 miliardi, dopo -2,5 miliardi nel secondo trimestre, raggiungendo così il territorio positivo (+1,56 miliardi) nel saldo da gennaio. Per i fondi aperti la raccolta sfiora +4 miliardi, dopo -3,8 miliardi, ma resta il segno meno da inizio anno (-463 milioni). Sui fondi chiusi le movimentazioni nette ammontano a +523 milioni, dopo +1,3 miliardi, con un totale sui nove mesi di +2 miliardi. In particolare i fondi immobiliari registrano +362 milioni, dopo +1,1 miliardi nel secondo trimestre, a +1,45 miliardi da gennaio. Per le gestioni di portafoglio il saldo di raccolta dei tre mesi a settembre ammonta a +5 miliardi, dopo -3,8 miliardi nel trimestre precedente, con un saldo su questa parte dell’anno di +57 miliardi, incluso l”effetto’ Poste. Per le Gp retail le movimentazioni del trimestre segnano +273 milioni dopo -1,1 miliardi, a -191 milioni da gennaio. Per le gestioni di patrimoni previdenziali il saldo di raccolta è di +323 milioni, dopo +531 milioni (+1,4 mld da inizio anno). Fanno il pieno le gestioni di prodotti assicurativi, con +3,9 miliardi, dopo +1,7 miliardi, a un totale che sfiora i +6 miliardi sui nove mesi. Tra i fondi, le scelte degli investitori fanno emergere il persistente sottofondo di prudenza: le preferenze vanno agli obbligazionari che chiudono il terzo trimestre con una raccolta positiva a per +4,3 miliardi, dopo +1,8 miliardi nel secondo, a complessivi +8,4 miliardi da gennaio. Un certo ‘appeal’ lo esercitano i bilanciati, che nel trimestre a settembre segnano movimentazioni nette per +1,8 miliardi, dopo +643 milioni nei precedenti tre mesi, a complessivi 2,8 miliardi da gennaio. La raccolta sui fondi azionari è tornata a galla nel trimestre con +127 milioni, dopo mesi di fuga (-4,1 miliardi nel secondo trimestre e -5,7 miliardi da gennaio). E’ proseguito l’esodo dai flessibili che chiudono i tre mesi a settembre con una raccolta netta di -3,5 miliardi, dopo -3,3 miliardi, a un totale da inizio anno di -9,7 miliardi. Continuano a riscontrare un buon apprezzamento i fondi monetari, con +1,7 miliardi, dopo +1,3 miliardi, a complessivi +4,4 miliardi sui nove mesi. Quanto alla domiciliazione, i fondi di diritto italiano nei tre mesi a settembre segnano una raccolta netta negativa per -2,5 miliardi, dopo -4,9 miliardi nel secondo trimestre, con un saldo da inizio anno di -10 miliardi. I fondi di diritto estero sono, invece, a +6,5 miliardi, dopo +1 miliardo, con un saldo da gennaio di +9,7 miliardi.

 

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