Lunedì d’oro sui mercati. Record Wall Street e massimi 2019 del Ftse Mib (+0,38%)

PALAZZO MEZZANOTTEIncipit di ottava a spron battuto per i mercati con l’ottimismo sul fronte dazi che ha spinto verso il risk-on. La giornata ha visto Wall Street aprire subito sui nuovi massimi storici (per l’indice S&P 500) e di pari passo Piazza Affari è andata a superare di slancio i massimi annui. In chisura l’indice Ftse Mib è avanzato dello 0,38% a quota 22.695 punti arrotondando a +23% circa il saldo Ytd. Il presidente Donald Trump ha detto che prevede di firmare la prima parte dell’accordo commerciale con la Cina in occasione della prossima riunione dell’APEC in programma il 16-17 novembre in Cile. “Stiamo cercando probabilmente di anticipare il programma per firmare una parte dell’accordo con la Cina, la chiameremo Fase Uno. Ma è una parte molto grande”, così il presidente parlando ai giornalisti.

Pirelli e Ferragamo regine di giornata. Newsflow che ha spinto i titoli maggiormente sensibili alla questione dazi: Pirelli si è spinta nell’intraday fino a +5%; close sui nuovi massimi dal 2016 per Stm (+2,23%); Tra i migliori di giornata anche Salvatore Ferragamo (+4,18%) sulla scia del ritorno dell’appeal speculativo dopo l’offerta avanzata da Lvmh su Tiffany. Il mercato torna a valutare la possibilità di un’offerta sulla società che fa capo alla famiglia Ferragamo che già in passato era stata indicata come una possibile preda di uno dei colossi del lusso. I giudizi buy sul titolo Ferragamo sono solo l’8,7% del totale (consensus Bloomberg), con il 69,6% degli analisti che invece dice hold e il 21,7% è invece sell.

Chiusura moderatamente positiva per il titolo Juventus (+0,14%) dopo il passo falso in campionato (1-1 a Lecce) che non ha comunque compromesso il primo posto in classifica. Gli analisti di Banca IMI hanno sottolineato come i risultati dell’esercizio 2018-19 mostrano i primi effetti positivi dell’acquisizione di CR7. Lo affermano oggi gli analisti di Banca IMI che hanno rivisto il giudizio sul titolo Juventus da Buy ad Add che riflette l’attuale limitato upside rispetto al prezzo obiettivo, salito da 1,4 a 1,70 euro. “I ricavi per sponsorizzazioni/pubblicità e merchandising sono cresciuti rispettivamente del 25,3% e 58,4% anno su anno – argomenta Banca IMI – e prevediamo il break-even a livello di utile entro l’esercizio 2021-22″. Stime che non includono l’impatto del futuro aumento di capitale.

 

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