Finale d’ottava in rialzo per Piazza Affari che chiude sui massimi storici (+0,36%) trainata da Moncler

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, l’indice Ftse Mib, che ieri ha chiuso sui nuovi massimi storici, ha terminato la giornata con un rialzo dello 0,36 a 22.608,99 punti. Protagonista assoluta sin dalle primissime battute Moncler che ha registrato un balzo di oltre l’11% oltre la soglia di 36 euro in scia ai conti trimestrali oltre le attese. Il gruppo dei piumini ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con una crescita a doppia cifra dei ricavi nonostante gli scontri a Hong Kong. Nel dettaglio, i ricavi sono saliti del 14% a 995,3 milioni (+12% a tassi di cambio costanti), facendo meglio dei 990 milioni stimati dagli analisti (consensus Reuters). Il fatturato in Asia ha continuato a guidare la crescita, registrando un +15%, grazie al contributo di Giappone, Cina e Corea e nonostante i risultati negativi di Hong Kong. Tra le big del lusso seduta positiva anche per Salvatore Ferragamo (+1,89%) grazie anche ai conti oltre le attese del colosso francese Kering. Sul listino principale si è messa in luce anche Pirelli che ha mandato in archivio l’ultima seduta settimanale con un guadagno di oltre il 2% sotto la spinta delle positive performance di Michelin salita in scia ai risultati finanziari. Nei primi nove mesi del 2019 il gruppo francese degli pneumatici ha registrato un fatturato di 17,897 miliardi di euro rispetto ai 16,217 miliardi di un anno fa, mostrando un rialzo di circa il 10,4 per cento. Sempre tra gli industriali, bene anche Leonardo (+2,28% a 10,53 euro). A trainare le azioni dell’azienda guidata da Alessandro Profumo la promozione degli analisti di Banca Akors secondo cui il titolo è “Buy”. Gli esperti vedono di buon occhio i messaggi arrivati dall’Investor Day a Philadelphia. Se il mercato civile degli Elicotteri dovrebbe rallentare moderatamente quest’anno e l’anno prossimo, Leonardo non avrà problemi e il redditizio AW139 continua a registrare un aumento dei volumi. Tra i segni meno spicca quello di Poste Italiane, Unipol ed Eni. Quest’ultima non ha trovato la strada dei rialzi nel giorno della presentazione dei conti del terzo trimestre, chiudendo in flessione dello 0,69% a 14,04. Nel complesso i risultati sono stati positivi nonostante il contesto di debolezza del mercato del petrolio e gas. Si evidenziano Ebit Adjusted sopra le attese, grazie soprattutto alla divisione core e a quella Gas and Power. Produzione e utile netto rettificato atterrano sul consensus. Secondo alcuni operatori, il mercato si sarebbe focalizzato soprattutto sull’utile che è in linea con le attese e sull’indebitamento finanziario maggiore delle aspettative. E’ stata confermata la guidance per l’anno. Sempre oggi Eni ha annunciato la scoperta di nuove risorse nel permesso di sviluppo di Abu Rudeis Sidri, nel Golfo di Suez, dove la società operatrice Petrobel, detenuta pariteticamente da Eni e dalla società di Stato Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), ha perforato un pozzo di delineazione della scoperta di Sidri Sud, annunciata lo scorso luglio.

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