Milano, 20 settembre – Chiusura poco mossa per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,02%, quando il Cac40 a Parigi è riuscito a fare meglio, con il Dax30 a Francoforte e il Ftse100 a Londra quasi invariati. Il mercato aspetta novità sul fronte commerciale, mentre continuano i preparativi per l’incontro tra Stati Uniti e Cina previsto a inizio ottobre. Gli investitori restano attenti ai movimenti del prezzo del petrolio, sotto i riflettori dal bombardamento che ha colpito un importante sito del gruppo saudita Aramco. Intanto, gli echi delle decisioni delle banche centrali, Fed e Bce in primis, si vanno attenuando, con i bancari contrastati e lo spread tra BTp e bund salito in area 145 punti base. A Piazza Affari occhi puntati su Mediobanca (+2,80% a 9,972 euro), che ha chiuso in testa al Ftse Mib, ancora sulla scia della mossa di Leonardo Del Vecchio, diventato, con il 6,9% del capitale, il terzo azionista della banca. Rimbalzano i titoli Prysmian (+1,25% a 20,17 euro), che nelle ultime due sedute erano stati fortemente penalizzati dalle vendite. Le azioni della società attiva nel settore cavi mercoledì hanno perso il 3,8%, dopo il taglio delle stime della concorrente americana Corning, e ieri il 2,97%, dopo che Morgan Stanley ha tagliato l’obiettivo di prezzo a 23,5 euro per azione. Premiati dagli acquisti anche i titoli Enel, Atlantia, Finecobank ed Eni, quando il contratto sul petrolio Wti consegna a Novembre sale dell’1,08% a 58,82 euro. Fuori dal segmento principale, in evidenza anche Mediaset (+0,73% a 2,761 euro), dopo l’accordo con Peninsula, che può comprare azioni Mfe fino a 983 milioni di euro nel caso in cui i francesi di Vivendi decidessero di esercitare il recesso e sfilarsi dall’operazione. Infine, sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,1001 dollari (1,106 in avvio e 1,1053 in chiusura) e 118,758 yen, con il biglietto verde che vale 107,934 yen.