Bce. Jens Weidmann (Bundesbank) attacca Draghi (Bce): “Superati i limiti, pacchetto troppo ampio”

Mario Draghi (a sinistra) presidente della Bce e Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, la Banca centrale della Germania

Mario Draghi (a sinistra) presidente della Bce e Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, la Banca centrale della Germania

Milano, 13 settembre – Dopo il presidente della Banca Centrale olandese Klaas Knot, anche il numero uno della Bundesbank Jens Weidmann critica le decisioni adottate ieri dal consiglio direttivo della Bce definendo il pacchetto di misure annunciato, incluso il Qe, “eccessivamente ampio”. Parlando con la Bild, Weidmann, da sempre uno dei critici più aperti della linea seguita da Mario Draghi, ha detto che è chiaro che i tassi rimarranno bassi per molto tempo e che il suo obiettivo è evitare indebiti ritardi nel rialzare i tassi. Secondo Weidmann, cosi come per Knot, Draghi ieri ha “superato i limiti” in ragione del fatto che “la situazione economica non è così grave”. Con il nuovo round di acquisti di asset, ha aggiunto Weidmann, si rischia nuovamente di “mettere in discussione” i confini tra politica monetaria e fiscale. La decisione di acquistare altri titoli di stato, ha detto, rende sempre più difficile per la Bce uscire da questa politica, e quanto più questa dura, tanto maggiori rischiano di essere gli effetti collaterali e i rischi per la stabilità finanziaria.

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