Borsa. Milano svetta in Europa (+1,6%) con il Governo Conte 2 e lo spread a 150. Bene Atlantia (+6%)

Piazza Affari

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Milano, 4 settembre. Chiusura in rialzo per le Borse europee, con Milano che ha registrato la performance migliore nel giorno in cui il premier, Giuseppe Conte, è salito al Quirinale per presentare la squadra del nuovo Governo che giurerà domani. Il Ftse Mib ha guadagnato l’1,58%, mentre lo spread è sceso a 150 punti. Londra ha invece registrato il rialzo più contenuto, dello 0,59%, risentendo dell’incertezza politica, dopo che il Parlamento inglese ha approvato la legge che impedirà la Brexit senza accordo, mettendo così in difficoltà il premier, Boris Johnson. Sullo sfondo rimane uno scenario di politica monetaria accomodante da parte della Bce, ribadita dal futuro numero uno dell’Eurotower, Christine Lagarde. A Piazza Affari si sono mosse al rialzo le azioni delle banche, beneficiando dell’andamento dei titoli di stato italiani, con il rendimento dei decennali piombato ai nuovi minimi dello 0,82%. Si sono inoltre distinte le Atlantia (+5,9%), sulla scommessa che il nuovo Governo opterà per una revisione delle concessioni autostradali, più che per una revoca tout court. Hanno inoltre fatto bene le azioni di Pirelli (+5,4%) e le Fca (+2,3%), quest’ultime sempre sull’ipotesi che si sia aperto un margine per un’operazione con Renault, soprattutto se verranno rivisti gli accordi della casa francese con il partner giapponese Nissan. Dopo la frenata della vigilia hanno rialzato la testa le Cnh (+3%), all’indomani della presentazione del piano industriale al 2024 che prevede lo scorporo di Iveco. Come nel resto d’Europa sono andate bene le azioni del lusso. Sul fronte valutario l’euro è recupero rispetto al biglietto verde: passa di mano a 1,1026 dollari (da 1,096 dollari). Vale inoltre 117,1 yen (da 115,992), mentre il dollaro-yen è pari a 106,22 (105,828). Dopo la debolezza della vigilia, è in forte rialzo il valore del petrolio: il wti, contratto con consegna a ottobre, sale del 4%, attestandosi a 56 dollari al barile, beneficiando dell’andamento dell’attività dei servizi in Cina, che ad agosto ha vantato il rialzo più consistente degli ultimi quattro mesi. L’indice Pmi che la misura è migliorato a 52,1 punti dai 51,6 di luglio.

 

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