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La Borsa di Wall Street a New York

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La guerra commerciale continua a essere il tema dominante dei mercati: con il peggioramento dei dati macroeconomici sono aumentate le incertezze. Sempre più spesso ci si chiede quando inizierà la prossima recessione, che probabilmente si rivelerà particolarmente difficile per i mercati del credito con rating più basso. Tuttavia, non mancano i motivi per esprimere un cauto ottimismo verso il segmento del credito Investment Grade. Sebbene, rispetto ai livelli storici, il ricorso alla leva rimanga elevato (una delle fonti di preoccupazione per gli investitori, soprattutto l’anno passato), dalle società giungono segnali di iniziative concertate per migliorare i bilanci. In numerose società con rating BBB (quelle su cui si concentrano i timori degli investitori), il ricorso alla leva è calato durante il 2019, con un indebitamento mediano lordo che negli ultimi mesi si è stabilizzato attorno a 2,6x. Allo stesso tempo, gli indici di copertura degli interessi denotano un ottimo andamento, a circa 10x, e le società riescono a servire il proprio debito senza difficoltà. Si tratta di un dato incoraggiante: l’ultima volta che l’indebitamento aveva raggiunto i livelli attuali, cioè nel 2001/02, gli indici di copertura erano significativamente inferiori.La performance del credito Investment Grade statunitense da inizio anno è del 14,2% (e solo in agosto è cresciuta del 3,4%). Su questo dato, l’extra rendimento riconducibile agli spread creditizi è stato relativamente contenuto: +3,7% da inizio anno e -1,0% (quindi negativo) da inizio mese. Un extra rendimento così contenuto è il risultato del tracollo dei tassi core. Il credito Investment Grade è stato uno dei principali beneficiari del rally della duration globale che ha visto i rendimenti statunitensi decennali lasciare sul terreno 120 punti base (pb) da inizio anno. Se le incertezze del contesto macro dovessero persistere, i tassi potrebbero scendere ulteriormente, favorendo il credito di alta qualità. Considerata l’ottima performance di quest’anno, gli investitori potrebbero chiedersi per quanto ancora potrà proseguire un simile rialzo. Eppure, nonostante siano già calati di 33 pb quest’anno, gli spread potrebbero scendere ulteriormente dopo essere cresciuti di 12 pb in agosto (tutti i dati aggiornati al 28 agosto).

l calo dei tassi ha spinto gli investitori a esplorare in lungo e in largo i mercati del reddito fisso in cerca di rendimento. In un quadro dei fondamentali incerto, una simile dinamica ha determinato l’impennata della domanda di credito di alta qualità. Quest’anno, i fondi obbligazionari che si focalizzano su attivi ad alta qualità hanno registrato afflussi per oltre 10 miliardi di Dollari, a riprova della forza della domanda, mentre l’offerta netta del mercato di riferimento è calata del 18% su base annuale. Ciò considerato, a settembre ci aspettiamo un aumento dell’offerta sulla base di fattori stagionali. Inoltre le ultime emissioni sono state accolte tiepidamente: la performance del mercato secondario è stata deludente dopo i nuovi accordi, nonostante l’offerta di premi superiori al previsto. Tuttavia, la caccia globale al credito di maggiore qualità, con rendimenti positivi, dovrebbe costituire per ora una dinamica positiva.

A cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management

 

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