Borsa. Il Governo Conte bis mette il turbo a Milano (+1,9%) prima in Europa

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 29 agosto – Prosegue l’effetto “Conte-bis” a Piazza Affari (+1,94%). La Borsa di Milano, che già nelle sedute precedenti era salita più di tutti gli altri listini europei, è arrivata a guadagnare quasi il 2% dopo che Giuseppe Conte ha accettato con riserva l’incarico per formare un nuovo Governo targato Pd-Movimento 5 Stelle. E’ stata la migliore in Europa, facendo meglio delle altre piazze (Parigi +1,52%, Francoforte +1,15%, Madrid +0,6% circa e Londra +0,98%), comunque incoraggiate dai segnali distensivi arrivati dalla Cina sui colloqui con Washington sul commercio. A Piazza Affari gli investitori hanno apprezzato il fatto che appare scongiurato il rischio di elezioni anticipate e si sono concentrati sulla riduzione del rischio Paese grazie alla nascita di un governo che si preannuncia filo-europeo. Questo si è riflesso anche sui titoli di Stato italiani: sono proseguiti infatti gli acquisti, in un contesto di tassi in ribasso in tutta Europa, con lo spread BTp/Bund in calo a 172 punti base, dai 175 di ieri e a livelli che non si vedevano da maggio 2018, poco prima dell’insediamento del Governo Lega-5 Stelle, a inizio giugno 2018 (durante la seduta era sceso anche a 165). Il rendimento decennale ha aggiornato il minimo storico intraday allo 0,96% e a chiuso a 1,02%, dopo essere sceso ieri per la prima volta sotto l’1%. Valore più basso di sempre anche per i BTp decennali assegnati in asta con una buona domanda e tassi allo 0,96%. Sul Ftse Mib hanno accelerato le banche, gli industriali e tutte le azioni a vario titolo influenzate dalle questioni politiche. La migliore è stata Cnh Industrial (+5,18%), in attesa della presentazione del piano industriale, la settimana prossima, seguita da Poste Italiane (+4,7%) e Leonardo (+4,29%). Telecom (+2,54%) è sostenuta dal buon andamento del settore, sulla scia del semestre positivo della francese Bouygues Telecom (+6,5% a Parigi). Deboli Pirelli (-2,19%) e Tenaris (-0,65%). Sul fronte valutario l’euro perde leggermente quota e passa di mano 1,1058 dollari (1,108 all’avvio, 1,107 ieri) e vale 117,757 yen (117,52 in apertura e 117,32 ieri), mentre il dollaro-yen è pari a 106,481. Petrolio in rialzo, proseguendo sulla via imboccata ieri (+1,47% i future del Wti a ottobre, +0,50% i pari scadenza del Brent).

 

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