Borsa. Europa chiude in rosso. Milano “appesa” a crisi di governo (-0,14%) con lo spread a 199

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 22 agosto – Seduta negativa per l’Europa che paga il dietrofront di Wall Street, penalizzata a sua volta dalla nuova inversione della curva dei Treasury e dai deludenti dati Pmi manifatturiero e servizi. Piazza Affari, nella giornata decisiva per le consultazioni da parte del Presidente della Repubblica per risolvere la crisi di Governo e sulla possibile prospettiva di un asse Pd-M5S, limita i danni e chiude a -0,14%. Il listino di Milano, che era arrivato a guadagnare anche lo 0,8% prima di cedere terreno nel pomeriggio, è stato sostenuto dal comparto bancario, da Pirelli (+2,6%) e da Tenaris (+1,3%), favorita dalla maxi commessa assegnata da Abu Dhabi National Oil con una quota parte tra 1,2 e 1,8 miliardi. Realizzi invece su Moncler (-2,1%), Italgas (-1,6%) e Leonardo (-1,7%). Spread in flessione a 199 punti base mentre chiudono in rosso tutte le altre Borse continentali a eccezione di Madrid in attesa di possibili novità di politica monetaria dalla Federal Reserve: domani, al Simposio di Jackson Hole, parlerà il presidente Jerome Powell. Sul mercato valutario l’euro, dopo avere ritrovato brevemente quota 1,11 dollari, torna a scendere e archivia la seduta a 1,108 (1,1078 dollari in avvio e 1,099 ieri) e vale 118,04 yen (117,808 all’apertura e 118,17 ieri), mentre il dollaro-yen è pari a 106,44. Petrolio in flessione con il Wti che cede lo 0,7% a 55,25 dollari al barile.

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